“Miliardi di smartphone, tablet always on e l’Internet delle cose, ormai alle porte, hanno bisogno di una massiccia iniezione di banda larga mobile in più, per non mandare in tilt i network mobili. In pochi anni servirà almeno un Gigahertz di spettro radio in più, per veicolare questo tsunami di dati in avvicinamento”. La pensa così Roberto Viola, segretario generale dell’Agcom e vice presidente del Radio Spectrum Policy Group, l’istituzione della Commissione europea che si occupa delle frequenze dello spettro elettromagnetico.
Uno scenario in rapida evoluzione quello del wireless in mobilità, che implica una rapida innovazione nella gestione dello spettro radio, per stare al passo con queste nuove sfide. “Tanto più – aggiunge Viola – che raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale europea (che propone di portare almeno 2 megabit/s di banda larga in tutta Europa entro il 2013) richiede una griglia regolamentare in grado di attrarre nuovi investimenti, che tenga conto del ruolo chiave dei network mobili per raggiungere gli obiettivi Ue. In quest’ottica è necessaria la cooperazione e l’armonizzazione delle politiche sullo spettro in Europa, per creare le condizioni favorevoli a questa evoluzione tecnologica”.
Miliardi di oggetti connessi nel futuro prossimo avranno bisogno di nuove allocazioni di spettro mobile. La net neutrality sarà applicata aprendo le porte a diversi livelli di Quality of service. La net neutrality e l’uso efficiente dello spettro sono obiettivi che vanno a braccetto per garantire la diffusione dell’Internet delle cose, una nuova realtà virtuale e interconnessa, formata da diversi elementi: il cloud, la banda larga wireless, i device degli utenti, le app collegate agli oggetti tramite lo standard Nfc (Near field communication), che consentirà agli oggetti di dialogare fra loro in modalità wireless. Gli obiettivi dell’Agenda Digitale sul fronte del broadband mobile sono presto detti: connessioni mobili always on dovunque in Europa; copertura al 100% con accesso wireless ultra veloce; piattaforme e servizi interoperabili; più spettro a disposizione per la banda larga mobile; utilizzo efficiente delle risorse di rete; accesso equo alle risorse dello spettro; il tutto sotto l’egida del regolatore come chiave del successo.
La strategia del Radio Spectrum Policy Group è basata su alcuni, pochi capisaldi: monitoraggio dell’utilizzo dello spettro radio improntato all’efficienza; utilizzo collettivo dello spettro, che implica l’aumento della capacità trasmissiva; miglioramento della copertura a banda larga; concorrenza aperta sullo spettro, tramite l’attività congiunta dell’Rspg e del Berec (Body of European Regulators for Electronic Communications), l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche; armonizzazione e coordinamento a livello internazionale sull’utilizzo dello spettro; tutto questo come premessa necessari per l’innovazione. (Corriere delle Comunicazioni)