Viacom Italia ha chiuso il 2017 con 68 milioni di euro di ricavi complessivi grazie alla crescita del suo canale di film e serie tv Paramount Channel.
Nel 2017 il gruppo tv guidato da Andrea Castellari ha fatto registrare ricavi complessivi per 67,9 milioni di euro (+20,6% sul 2016), con un ebit pari a 5,6 milioni (2,4 mln nel 2016) e utili per 4,7 milioni di euro (2,5 mln nel 2016). Viacom incrementa notevolmente il suo business e lo rende redditizio soprattutto sulla spinta dei canali in chiaro e di Paramount Channel in particolare.
Nel corso dell’esercizio 2017 i ricavi da pay-tv (i compensi che Viacom riceve da Sky) si sono fermati a quota 37,8 milioni di euro (-3,8%), mentre quelli da tv in chiaro (finanziata dalla pubblicità) sono esplosi a quota 21,1 milioni, +151% rispetto agli 8,4 milioni del 2016. I ricavi digital infine, valgono appena 369 mila euro (-31,1% sul 2016).
Nella tv free Viacom Italia trasmette Paramount Channel (LCN 27 del dtt e Tivùsat), VH1 (canale 25 del dtt e 22 di Tivùsat), poi ha acquisito il 50% di Super! (LCN 47 di digitale terrestre e Tivùsat) da De Agostini per 2,09 milioni di euro e, dallo scorso autunno (quindi dopo la chiusura del bilancio), ha lanciato Spike (LCN 49 del digitale terrestre). Nel mercato della tv a pagamento il gruppo ha un accordo quinquennale, in scadenza il 16 giugno 2020, con la piattaforma Sky che distribuisce in esclusiva i canali Nickelodeon, Nick jr, Teen Nick, Comedy Central, Mtv Music e Mtv.
C’è poi una quota di ricavi che arriva pure dai contratti per la fornitura di contenuti a TIMVision, a Vodafone Tv e a OnMobile Global Spain. E, ovviamente, i ricavi dalla concessionaria Vimn advertising and brand solutions che raccoglie la pubblicità sia dei canali Viacom Italia, sia dei canali editi da terzi. Viacom Italia è così il sesto editore televisivo che opera nel mercato italiano quanto a share nelle 24 ore (vicino al 3%), mentre Vimn adv and brand solutions è la quarta più importante concessionaria televisiva.
Sul fronte kids, target 4-14 anni, si assiste invece a una crescita della concorrenza dei canali in chiaro, con Boing di Mediaset che resta leader (anche se gli ascolti sul target calano del 4% anno su anno), seguito da Rai YoYo (+27%) e da Super! di Viacom De Agostini (+8%). L’offerta kids sulla piattaforma Sky, proprio per quest o boom del free, soffre parecchio . E il totale ascolti anno su anno è calato del 25%, con un -13% sul target 4-14 anni. Nonostante questo, però, il network di Nickelodeon, sulla piattaforma Sky, è l’unico che non flette, e migliora dell’1% attestandosi a una share sul target del 6,9%.
Per il 2018 i vertici di Viacom Italia prevedono una chiusura di esercizio con un ebit migliore del 2017. Negli anni successivi, tuttavia i conti potrebbero peggiora e a causa della introduzione del decreto Franceschini che impone ai palinsesti quote minime di contenuti prodotti in Europa. Ci sono alcuni fatti interessanti da segnalare avvenuti nel corso del 2017 di Viacom Italia. Per esempio, in data 12 settembre 2017, la società Viacom international media networks Italia srl (che finora per brevità, abbiamo chiamato Viacom Italia) ha distribuito un dividendo straordinario di 45 milioni di euro al socio unico Viacom Holdings Italia srl. E, per fare questo, ha acceso un finanziamento di pari importo con Vimn Netherlan ds holding bv.
Inoltre Viacom Italia, anche nel 2017, ha dovuto compensare i risultati negativi della concessionaria Vimn adv and brand solutions che ha chiuso con un rosso di 2,23 milioni di euro (3,54 milioni di rosso nel 2016) e un patrimonio netto negativo per 1,7 milioni. Viacom Italia, perciò, in data 28 dicembre 2017 ha versato alla concessionaria 2,5 milioni di euro per coprire perdite e ripristinare il capitale (ne aveva già versati 3,5 milioni per le perdite 2016 e 2 5 milioni per le perdite 2015).
Quanto al valore delle partecipazioni in pancia a Viacom Italia, il 50% di Super! Broadcast srl, acquistato per 2,09 milioni di euro, è già stato svalutato a quota 18 milioni. Il 29,62% di Rainbow (la casa di produzione delle Winx) rimane invece iscritto a un valore di 40,35 milioni di euro. Con una differenza di ben 23,4 milioni tra il valore di iscrizione in bilancio della partecipazione e, invece, la quota di pertinenza del patrimonio netto di Rainbow (16,9 milioni). Ma, secondo gli amministratori questa differenza monstre viene comunque ritenuta recuperabile sulla base dei flussi futuri attesi. In Viacom Italia lavorano 108 persone (103 nel 2016) con 15 dirigenti, 24 quadri e 69 impiegati.
Fonte: ItaliaOggi

Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.