Né il gruppo De Agostini né l’a.d Lorenzo Pellicioli, il manager fondatore di La7 nel 2001 e già Ceo di Seat Pagine Gialle, sono in campo per la tivù di TI Media. E’ quanto precisa una portavoce dopo indiscrezioni de il Sole 24 Ore al riguardo.
De Agostini, che detiene una partecipazione nell’emittente televisiva spagnola Antena 3 (insieme a Planeta), ha ribadito di non essere coinvolta nel processo di compravendita della televisione di La7: «Non c’é – afferma – nessun interesse del gruppo De Agostini né di Lorenzo Pellicioli a titolo personale per La7». Ricostruzioni giornalistiche parlavano di un possibile coinvolgimento del manager a sostegno dell’offerta di Urbano Cairo.
Nel frattempo il Comitato di redazione de La7 comincia a mobilitarsi: «A La7 va in onda un film già visto: come è già accaduto in passato, proprio quando, a suon di ascolti, dimostra di poter essere un’alternativa al duopolio l’emittente rischia il ridimensionamento».«A poche settimane dal voto politico Telecom accelera sulla cessione della sua tv, separata tra l’altro dalle frequenze concesse dallo Stato proprio per l’attività televisiva e che invece – continua la rappresentanza sindacale – rimarrebbero al gruppo telefonico».
«Tempistica e modalità della cessione appaiono difficilmente spiegabili con logiche industriali e finanziarie e mettono a rischio, con il futuro stesso dell’emittente, anche il già debole pluralismo dell’informazione televisiva. Dopo la stagione delle spese folli per i programmi acquistati esternamente senza adeguati ritorni di ascolto l’unica certezza per La7 sono i risultati, in termini di audience, credibilità e raccolta pubblicitaria dell’informazione prodotta dai giornalisti della tv, a cui il direttore Enrico Mentana – conclude il Cdr – ha annunciato nuovi spazi in palinsesto».
Entro il 31 gennaio, scrive oggi Il Sole 24 Ore, le offerte sul piatto dei due soli pretendenti rimasti (quella di Clessidra senza Equinox per tutta TI Media e quella di Cairo per la sola La7) dovranno necessariamente diventare vincolanti.
Fonte: Ansa