Una prospettiva in un certo senso figlia dei dati poco confortanti relativi all’ultimo trimestre di quest’anno. E se poi si tengono in considerazione le previsioni ancora più pessimistiche elaborate da alcuni broker stranieri, ci si può spingere a prevedere per il 2012 una flessione del 4-5%. Il che equivale a stimare una raccolta di 7,88-7,92 miliardi. Numeri che editori, centri media e concessionarie non vedevano da molti anni. E’ in questo scenario che si dovranno muovere i quattro principali gruppi televisivi: Rai, Mediaset, Sky Italia e TI Media cui fa capo il 50% degli investimenti totali. (MF -DJ)
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