Per il Piemonte erano da assegnare 17 frequenze. Millecanali.it commenta che a rimanere al palo è stata solo l’intesa obbligata tra gli utilizzatori del canale 68 UHF: parecchia la distanza in classifica e ricorso praticamente inutile. Peggio classificate Editrice 21 (che aveva però rottamato su Torino e Cuneo) e altre emittenti che utilizzavano le frequenze in banda III oppure avevano diritti d’uso limitati a una sola provincia. In questo caso Quartarete passa sul 24 UHF, mentre a Torino avremo Telecupole sul 42 UHF (e il 23 in altre zone), Telegranda sul 23 UHF e Tivuitalia sul 43 UHF. Da notare che il canale 23 è stato assegnato anche in aree dove arriva il mux1 Rai da Monte Penice nella versione lombarda; stesso problema per chi ha ottenuto il 35 e dovrà fare a cazzotti con il nuovo impianto di Europa 7 in fase d’accensione dallo stesso monte.
Per il Trentino-Alto Adige le frequenze da assegnare sono solo 16; rimane fuori Telebelluno, che ha alcuni impianti in provincia di Trento. Da notare che in questo caso Retecapri e Rete A 2 devono cambiare frequenza e quindi costringeranno involontariamente alcune tv locali a modificare la propria sintonia: si tratta di Telepadova e Telepace. Intanto La3 sta riaccendendo gli impianti della tv digitale terrestre in chiaro, dopo che l’Agcom nei mesi scorsi aveva bloccato la conversione del mux DVB-H al DVB-T, che ora ospita a sopresa anche Canale 5 HD e Rete 4 HD di Mediaset.
Di seguito le graduatorie del piano assegnazione frequenze:
Aggiornamento 13/12/2012:
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.
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