Da un articolo di Antonio C. Larizza su “Il Sole 24 ore”:
Google porta il web dentro la televisione. Già avviati i test
Da almeno quattro mesi – e in segreto fino a ieri mattina – un piccolo gruppo di dipendenti Google sta testando un nuovo servizio di ricerca per video e programmi tv. Nel salotto di casa, insieme alle loro famiglie, i dipendenti scelti per il test possono cercare video sul web e guardarli in televisione, utilizzando una tastiera o un telecomando. A dare la notizia dell’esperimento è stato il Wall street journal, che ieri ha rivelato i piani di Google: l’azienda di Mountain View ha stretto accordi con il secondo operatore televisivo satellitare Usa, Dish Network, per migliorare la convergenza tra internet e tv, con l’intento di legare il nuovo servizio al business degli annunci pubblicitari televisivi.
Né Google né Dish hanno confermato la notizia, ma il servizio si baserebbe proprio su un set-top box Dish dotato del software Android di Google, che permetterebbe agli utenti di ricercare contenuti sia tra i programmi Dish che su siti web, a cominciare da YouTube, che fa capo a Google. Google punta a creare un nuovo standard intorno ai decoder per la tv digitale terrestre: il primo passo verso un nuovo modello di business.
Oggi si capiscono meglio, allora, le dichiarazioni rilasciate a gennaio dal ceo di Google Eric Schmidt: «Per noi ha senso – aveva detto Schmidt – che gli utenti utilizzino il sistema operativo Android anche su decoder per la tv». Poi aggiunse: «Google non è intenzionata a produrre l’hardware. Per questo abbiamo sottoposto l’idea ai nostri partner». I test con Dish erano già in corso. L’idea di appoggiarsi ad un decoder già presente nelle case di 14 milioni di utenti (gli abbonati dell’operatore Dish) sembra dettata dall’esperienza. I precedenti tentativi di portare internet sulla tv non hanno sfondato, in parte perché richiedevano agli utenti l’acquisto di un extra hardware. Inoltre il servizio di Google non si limita a fornire un accesso tv al web: integra anche un motore di ricerca per video.
La rincorsa a un modello di business che faccia convergere web e tv e capace di produrre utili è iniziata anche in Italia. In prima linea c’è Telecom Italia, che forte della sua base clienti ha scommesso sul CuboVision: nuovo dispositivo per veicolare la televisione via internet del gruppo e che, nello stesso tempo, offre un accesso diretto a contenuti e servizi multimediali, via tv (in vendita a 199 euro). Anche in questo caso l’obiettivo è integrare i media più utilizzati in modo intuitivo per l’utente, generando così un nuovo mercato. Oggi è infatti già possibili collegare il pc alla tv. In modo semplice, ma decisamente poco “sexy”. Per esempio con un cavo Hdmi, standard presente ormai sulla quasi totalità dei televisori in commercio. Oppure con un connettore Rca: in questo caso la qualità audio video perde qualcosa, ma il vantaggio è che questo standard è compatibile anche con televisori di 10 o 15 anni fa. Fatto il collegamento, è possibile utilizzare il pc anche per ricevere e proiettare sullo schermo i programmi del digitale terrestre: basta procurarsi una chiavetta Usb con decoder incorporato.
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