Si tratta di un servizio differente rispetto a quello offerto finora dall’operatore satellitare con Sky Selection on demand, costituito da una selezione di contenuti limitata inviata ai decoder MySky e registrata da questi durante le ore di inattività, soprattutto la notte. A luglio quindi sarà disponibile gratuitamente per i clienti Sky da almeno un anno, non tutti però, solo quelli che possiedono il MySkyHD con il software rinnovato (decoder Amstrad con hard disk da 500 Gb).
Per evitare di problemi di connessione e ottimizzare il consumo della banda, Sky non userà lo streaming tradizionale, la visione «in diretta», ma sfrutterà la tecnologia “progressive download“, la stessa sperimentata da alcuni anni su BSkyB (la pay TV britannica di News Corporation), che rende il servizio accessibile anche a quelle fetta di pubblico che non dispone di una connessione ADSL particolarmente performante. La tecnologia infatti registrando anticipatamente brevi spezzoni di contenuti all’interno del decoder potrà trasmettere gli stessi dopo qualche secondo senza interruzioni. Sky completa così l’espansione della propria offerta con l’on demand, già funzionante, seppure con sistema differente da Mediaset Premium.
Fonti: ItaliaOggi
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.
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