Da La Stampa.it di Marco Accossato
Disastro digitale. A un mese dallo «swicth-off» che ha traghettato torinesi e cuneesi dal segnale analogico della televisione le proteste non si fermano. Come i disagi, i canali che spariscono, ritornano, scompaiono di nuovo. Ora, accanto ai cittadini, scendono sul piede di guerra anche gli installatori: «Un disastro – dice Umberto Pellegrini, titolare di una ditta individuale a Vinovo – di fronte ai primi problemi sorti a maggio dopo lo switch-over pensavamo che il passaggio definitivo di ottobre avrebbe risolto i guai. Invece, paradossalmente, la seconda fase del passaggio al digitale è stata e continua a essere più problematica della prima». Risultato? «I clienti se la prendono con noi, cominciano a pensare che siamo noi antennisti gli incapaci. E come dar loro torto, se un impianto installato ieri oggi non funziona più? Inutile spiegare che la causa sono i continui cambiamenti del segnale».
Disarmati. Cittadini e installatori, adesso, condividono la stessa protesta. E di motivi ce ne sono ogni giorno di più: «Martedì – racconta ad esempio Pellegrini – La7, canale 48, trasmetteva dalla Maddalena. Il segnale è stato spostato all’Eremo, che già in passato tagliava fuori molte zone di Moncalieri, Nichelino e La Loggia. Così queste zone da quasi una settimana non vedono più La7». Altro esempio: «In corso Moncalieri, dal numero 100 al 400, Mediaset era trasmesso da un forte ripetitore a Montoso, che è stato spento. Così chi abita da 100 al 400 di corso Moncalieri d’improvviso ha smesso di vedere i canali Mediaset».
Le lettere di protesta a La Stampa si moltiplicano. I messaggi sul forum www.lastampa.it/forum non si sono mai fermati. Così le lamentele sui vari blog dedicati alla tecnologia. Il digitale terrestre e’ stato praticamente imposto a tutti i cittadini senza interpellare nessuno. Non va meglio con la televisione a pagamento. Anche la Pay tv è, in molti casi, senza segnale.
Umberto Pellegrini: «Nei giorni scorsi ho installato impianti che ho dovuto modificare dopo pochi giorni, perché il segnale è passato da Uhf a Vhf». Peggio: «Mercoledì scorso ho fatto un impianto il via Pastrengo a Moncalieri: il giorno dopo non vedevano più La7. Secondo lei, con chi se la prende chi mi ha pagato quel nuovo impianto?». Ancora: «A Piossasco il pacchetto Mediaset sul canale 36 subisce l’interferenza del segnale di Rai 3 da Monte Pellice».
Chi subisce maggiormente i disagi sono soprattutto le persone anziane, che dopo aver moltiplicato apparecchiature, prese e telecomandi devono lottare ogni giorno con la risintonizzazione. «Se il cittadino è abbandonato a se stesso, non lo siamo meno – sbotta Pellegrini -: non abbiamo un numero verde di riferimento, e se chiamiamo lo stesso call center che risponde ai cittadini ovviamente non c’è nessuno in grado di fornirci le indicazioni tecniche di cui abbiamo bisogno. Se anziché ignorarci utilizzassero la nostra rete, potremmo aiutarli: ogni giorno potremmo misurare la potenza del segnale, segnalando subito le zone d’ombra, i Comuni e le vie dove il segnale sparisce, interferisce, o non arriva proprio».