Telecom Italia Media e L’Espresso hanno sottoscritto i contratti che prevedono l’integrazione delle attività di operatore di rete per la televisione digitale terrestre che fanno capo rispettivamente a Telecom Italia Media Broadcasting e Rete A. Lo dice una nota aggiungendo che l’accordo prevede inoltre che, una volta compiuta l’integrazione, venga avviato un processo di valorizzazione con la ricerca di investitori interessati alla combined entity.
L’integrazione fra TIMB e Rete A, titolari rispettivamente di tre e due multiplex digitali, «darà luogo al principale operatore di rete indipendente in Italia, dotato di cinque multiplex digitali con un’infrastruttura a copertura nazionale, di elevata capillarità e basata su tecnologie di ultima generazione».
L’integrazione verrà realizzata mediante conferimento da parte del gruppo Espresso del 100% delle azioni di Rete A in TIMB. Ad esito del conferimento, TI Media e il gruppo Espresso deterranno rispettivamente il 70% e il 30% delle azioni di TIMB a cui farà capo l’intero capitale di Rete A. La partecipazione in All Music rimarrà di proprietà del gruppo Espresso. Rispetto alla nuova TIMB, TI Media avrà il diritto di nominare la maggioranza dei consiglieri incluso l’amministratore delegato mentre il gruppo Espresso indicherà il presidente. «In considerazione dell’incertezza sull’evoluzione della normativa riguardante l’uso delle frequenze, TI Media si è inoltre riservata un’opzione di acquisto del diritto d’uso (esclusa quindi l’infrastruttura e i clienti) di una delle cinque frequenze che faranno capo alla combined entity», si legge nel comunicato.
Il perfezionamento dell’operazione, subordinata all’ottenimento dell’autorizzazione Agcom, è atteso entro giugno. Il gruppo risultante dall’operazione sarà il fornitore di riferimento dei principali editori televisivi non integrati nazionali ed esteri operanti sul mercato italiano. L’operazione consentirà inoltre di conseguire rilevanti sinergie industriali, prosegue la nota. Il nuovo gruppo potrà contare su un giro d’affari annuale di circa 100 milioni di euro, un risultato economico positivo e una robusta generazione di cassa. TI Media ed il gruppo Espresso sono stati assistiti rispettivamente da Mediobanca e Banca IMI in qualità di advisor finanziari.
Fonte: reuters.it
Aggiornamento 11/05/2014:
I dettagli dell’operazione
Il nuovo operatore di rete indipendente, che secondo stime non ufficiali ha un valore di 500 milioni di euro, potrà contare su un giro d’affari annuale di circa 100 milioni di euro, un risultato economico positivo ed una robusta generazione di cassa.
I multiplex conferiti sono cinque ma TI Media ha un’opzione d’acquisto del diritto d’uso, esclusa l’infrastruttura e i clienti, di una delle cinque frequenze (canale 55 UHF) che faranno capo alla nuova entità. E’ una frequenza che potrebbe essere in futuro destinata alla telefonia e Telecom Italia Media vuole lasciarsi aperta la possibilità di rimettersela in pancia. E’ stato così studiato un contratto a tre anni per un corrispettivo di 5 milioni di euro o l’opzione di acquisto dell’intero capitale della società di nuova costituzione alla quale questo diritto dovesse essere conferito per 50 milioni di euro (da rettificarsi in funzione della posizione finanziaria netta della societa’).
Nel caso il diritto d’uso di canale 55 UHF venisse conferito alla newco è prevista inoltre la sottoscrizione con TIMB di un contratto di affitto, a 10 anni con un canone annuo di 2,5 milioni, e un diritto di recesso da parte del locatore a partire da metà 2016.
Fonte : Ansa