Il passaggio al digitale terrestre della regione dell’Umbria è terminato ormai da una ventina di giorni. Ma purtroppo, come in ogni switch-off italiano che si rispetti, continuano ineluttabili i problemi di ricezione e di copertura, e di sicuro non sono stati ancora risolti tutti i disagi subiti dalla popolazione, anche se la situazione giorno dopo giorno sembra in via di miglioramento.
L’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali Stefano Vinti, da sempre impegnato per la riuscita senza traumi (molto temuti) della transizione al digitale, traccia un primissimo bilancio sulla situazione della nuova tv sul territorio umbro. «In termini comparativi possiamo essere soddisfatti, visti i problemi che si sono registrati in altre regioni, non nascondiamo le difficoltà che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando questa prima fase di passaggio, ma tutto sommato non abbiamo riscontrato grosse difficoltà». «Siamo consapevoli che nel tempo troveremo difficoltà insormontabili – prosegue – e da parte nostra c’è tutto l’impegno per volerle affrontare e provare a risolvere. Adesso ci sono zone dove il segnale è più debole (il riferimento va ai segnali emessi dai ripetitori storici e fondamentali dell’Amiata e di Monte Nerone – ndr), ma siamo ancora in una fase di assestamento: gli antennisti e le varie emittenti si stanno dando ancora molto da fare».
Le prime settimane hanno rappresentato davvero una svolta per le tv locali. «Rispetto ai primi giorni bui – commenta l’assessore – le cose sono molto migliorate, anche se stanno ancora affrontando diverse difficoltà. Però possiamo affermare che il segnale si sta consolidando: dove prima non c’era nulla adesso si inizia a vedere qualcosa, e dove prima il segnale era saltuario, adesso c’è una buona sintonizzazione. Ma per veder conclusa questa fase, e dunque avere un nitido panorama della situazione, ormai bisognerà attendere il nuovo anno. «Credo che sia necessario ancora qualche settimana – precisa Vinti – per capire bene da un punto di vista tecnico come poter intervenire. Non che questa sia una prerogativa della Regione, ma ci siamo presi questa funzione suppletiva di coordinamento e la porteremo avanti».
Fonte: perugianotizie.blogspot.com