I soggetti legittimamente abilitati alla trasmissione radiotelevisiva locale ivi operanti in tecnica analogica e/o digitale, devono far pervenire la domanda per l’assegnazione delle frequenze tv, in formato cartaceo, di inserimento nella graduatoria di cui alla suddetta normativa entro e non oltre il 35° giorno dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Il dicastero ha pubblicato inoltre i bandi per l’attribuzione della numerazione automatica dei canali (LCN) per la televisione digitale terrestre per le stesse regioni di Umbria e Toscana.
In allegato i relativi bandi per le regioni Toscana ed Umbria ai sensi della Delibera n. 366/10/Cons dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni del 4 agosto 2010 recante “Piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre, in chiaro e a pagamento, modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre e relative condizioni di utilizzo”. I soggetti autorizzati alla fornitura di servizi di media audiovisivi devono far pervenire la domanda entro e non oltre il 35° giorno dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Bando assegnazione frequenze emittenti televisive locali – Regione Toscana
Bando assegnazione frequenze emittenti televisive locali – Regione Umbria
Bando attribuzione numerazione automatica dei canali digitali (LCN) – Regione Toscana
Bando attribuzione numerazione automatica dei canali digitali (LCN) – Regione Umbria
E anche se imperterrito il Ministero va avanti pubblicando i vari bandi pubblici in vista della transizioni al digitale terrestre, permangono le polemiche e i grossi problemi con il comparto delle tv locali. L’assegnazione delle frequenze tv, condizionata pesantemente dall’esproprio dei 9 canali destinati all’asta LTE, rischia di essere boicottata dalle emittenti regionali, che però rischiano lo spegnimento degli impianti da parte della polizia, e che accusano il ministro Romani di aver costituito un dividendo digitale sfacciatamente favorevole alle tv nazionali che può uccidere il settore locale.
Mentre le disposizioni dell’Agcom sulla numerazione del telecomando (LCN), recentemente bloccate da una sentenza del Tar del Lazio, poi riammesse dal Consiglio di Stato, hanno generato una singolare lotta intestina tra le stesse tv regionali. Emittenti locali che però contestano compatte i regolamenti sulle graduatorie Corecom che sentenzieranno chi potrà mantenere le frequenze e chi dovrà abbandonarle. Il Consiglio di Stato comunque si pronuncerà sui numeri del digitale terrestre il 30 agosto.
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