La tv digitale terrestre sta per approdare anche nella grande città di Genova. I lavori di Switch-off nel capoluogo ligure inizieranno da martedì e interesseranno parti del territorio di Voltri, Fabbriche e Sera Riccò. Da mercoledì sarà la volta di Busalla. Il 24 ottobre sarà digitalizzato anche il segnale proveniente da Beigua, e il 25 e il 26 la transizione verrà completata col passaggio di tutti i canali, con l’incognita interferenze dalle stazioni tv del monte Fasce.
I cittadini di Genova, per quanto riporta il quotidiano Il Secolo XIX, sembrano però non essere preparati almeno tecnicamente al passaggio. L’Anaci, l’associazione nazionale degli amministratori di condominio, che gestisce il 70% dei condomini genovesi, dichiara che solo il 35% degli stessi si è attrezzato al digitale. Secondo l’associazione la maggior parte dei condomini ha deciso di attendere le date dello switch-off per eventuali lavori sugli impianti d’antenna. Ma in un momento di crisi come come attuale, afferma Gianfranco Grimaldi, vice presidente dell’Anaci, le famiglie cercano di risparmiare e di ritardare il più possibile gli interventi che hanno comunque un costo medio di 2000 euro.
Per adeguare l’impianto non sarà necessario acquistare una nuova antenna, anche perchè non esiste un modello fatto per il digitale terrestre. Se nell’impianto centralizzato degli stabili residenziali è installata un’antenna a “banda larga” si dovrebbero vedere tutti i canali. Dove invece è installato un impianto canalizzato, con centralina e filtri per la vecchia tv analogica, fa notare Nicola Castra, presidente dell’associazione ligure antennisti, molto probabilmente non si riusciranno a sintonizzare tutti i canali digitali, e sarà necessario l’intervento tecnico. Secondo Crasta comunque i condomini dotati di tali impianti canalizzati sono in numero assai minore rispetto a quelli in regola per il digitale terrestre.
Le zone più a rischio oscuramenti? Secondo i tecnici nelle aree di Centro Levante, Quezzi, Nervi, Borgoratti, Bogliasco, coperte dai segnali tv provenienti dal ripetitore di Beigua, i cittadini potrebbero subire disagi nella ricezione dei canali digitali, durante e dopo il passaggio, e saranno costretti a risintonizzare ripetutamente i propri decoder e tv.
Fonte: Il Secolo XIX
ma l’adeguamento non doveva essere indolore?
ha detta di tante belle perole sentite alla tv, non doveva richedere di nessun adeguamento o intervento sugli appratati di ricezione.
il tutto doveva ridursi al massimo all’acquisto di decoder digitale terrestre.
adesso salta fuori che servono adeguamenti e spese relative a impianti nuovi e tenici per la loro posa e messa in funzione.
quancosa non torna in tutto questo.
Ciao Roberto,
il passaggio alla tv digitale terrestre almeno in Italia non è mai stato indolore. Semmai ha causato e continua ad essere causa di disagi, lamentele, assenza di molti canali tv (in alcune zone per mesi), costi evitabili da parte delle famiglie. Ma il Ministero dello sviluppo e il governo di certo non te lo vanno a riferire. L’adeguamento degli impianti d’antenna non è uno dei problemi più rilevanti però. Infatti il normale impianto tv e la stessa antenna che si usava per la tv analogica sono compatibili con la tv digitale terrestre. Solamente per quei tipi di impianti “canalizzati”, ad esempio alcuni condominiali centralizzati, che sono stati tarati con appositi filtri per ricevere e scartare determinate frequenze dell’analogico, è necessario l’adeguamento. Tutto dipende dalla zona in cui si ricevono i segnali, e dal lavoro fatto in precedenza dall’antennista.