Lo si legge in un comunicato di REA (Radiotelevisioni Europee Associate), l’associazione delle emittenti locali italiane, iscritta nel registro dei rappresentanti di interessi della Commissione Europea. «L’emittenza locale subirà una forte stangata in termini di riduzione di canali, qualità di segnali, ricavi da pubblicità e occupazione per le note ragioni del conflitto d’interessi del passato Governo tutto intento a priviligiare gli interessi delle reti private Mediaset e, marginalmente, Rai nella complessa operazione di trasformazione tecnologica dei segnali televisivi».
L’associazione delle tv locali recente ha incontrato il Sottosegretario dello Sviluppo Economico, Massimo Vari, «In questo incontro – si legge nel comunicato – Rea ha sollevato diversi problemi collegati alla crisi del settore radiotelevisivo senza ricevere adeguate risposte in termini di soluzioni concrete. Vista la drammatica situazione in cui versa il settore per precise responsabilità del Governo precedente; considerata l’indifferenza dimostrata dall’attuale Governo; la REA ha convocato a Bari le emittenti del centro sud per decidere sul da farsi per la tutela di ciò che rimane alle imprese radiotelevisive locali in termini di risorse e di diritti costituzionali alle libertà di comunicazione e d’impresa».
Il Raduno di Bari di sabato 31 marzo affronterà due distinti temi in due distinte riunioni: alle ore 14.00 – Tavolo tecnico per l’esame del piano di assegnazione delle frequenze DTT relativo alle regioni Puglia, Basilicata, Calabria, Abruzzo, Molise e Sicilia come da programma allegato; alle ore 16.30 – Conferenza dibattito sul “Sistema Radiotelevisivo Italiano: Quale sviluppo?” con il Preambolo di costituzione del Movimento per i Diritti Costituzionali.
Fonte: AgenParl
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.