Intanto LT comunica di avere rivisto le proprie strategie e il posizionamento televisivo dei propri canali sul digitale terrestre, su Tivù Sat e sulla piattaforma web Italiasmart.
Tutto inizia nel 2008. Sky e LT rinnovano il contratto di fornitura (12 milioni di euro l’anno per 5 anni), mantenendo sul satellite i canali Marcopolo, Leonardo, Alice, ed escludendo Nuvolari. LT Multimedia accetta il taglio, stringendo la cinghia, dato che ogni canale costava ben 3,6 milioni l’anno. Nel 2012, con la pesante crisi economica che imperversa nel settore tv, il colosso di Rupert Murdoch punta all’acquisto di Alice, il canale food di LT. Offre 4 milioni di euro e LT rifiuta. E già qui i rapporti commerciali tra le due società cominciano a incrinarsi.
Nel settembre di quest’anno scatta il ricorso urgente in tribunale. LT denuncia lo strapotere di Sky e lamenta di non avere il tempo per ideare un nuovo business intorno ai suoi canali, “cacciati” di colpo dalla pay-tv. Sky ribatte che LT sapeva da 13 mesi che il contratto non le sarebbe stato rinnovato. E intanto ha potuto rafforzarsi sul digitale terrestre, su Tivù Sat, su Cubovision, forte anche di nuovi canali (tra cui gli ex Sportitalia). Sky aggiunge che nessuno può essere obbligato a rinnovare un contratto con un fornitore e vince il primo round. Il processo però continua con un’analisi più approfondita di un sodalizio della tv italiana finito proprio male.
Fonte: La Repubblica
Aggiornamento:Lt Multimedia perde (di nuovo) contro Sky e ritorna sul digitale terrestre
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.