Secondo quanto riporta il quotidiano ItaliaOggi, la pay-tv di Rupert Murdoch sta raccogliendo dati, testando gli abbonati, circa le disponibilità ad accettare aumenti di prezzo, riduzioni, rimodulazione di pacchetti. Gli studi riguarderebbero anche il lancio della nuova offerta web Now Tv, evoluzione di Sky online, dedicata ai telespettatori che non vogliono sottoscrivere un più costoso abbonamento alla pay-tv, e rivolta quindi a un pubblico mediamente giovane, per competere con le offerte in streaming a pagamento tipo Netflix o Infinity. Al momento Sky online è proposto in due pacchetti base, cinema (9,99 euro al mese) e intrattenimento (che comprende pure le serie tv, a 9,99 euro al mese), che se sottoscritti entrambi portano a un prezzo complessivo mensile di 16,99 euro. A 19,99 euro si può aggiungere anche il pacchetto calcio.
Nei sondaggi che Nielsen starebbe facendo per conto di Sky, invece, ci sono varie opzioni, che comunque dovrebbero portare a una riduzione (non troppo marcata) dei prezzi a parità di contenuti. Restando, però, sempre ben al di sopra della cosiddetta soglia Netflix di 10 euro al mese. Quanto, invece, ai sondaggi che Nielsen sta facendo sui listini degli abbonati alla pay tv tradizionale, si stanno vagliando 37 ipotesi diverse su un universo di oltre 10 mila persone tra abbonati e potenziali clienti. A ciascuno di questi vengono sottoposte 4-5 opzioni differenti, per capire, alla fine, quali siano le soluzioni ottimali per Sky. Non è detto che questo lavoro porti a un automatico incremento dei listini (difficile pensare a riduzioni) a parità di contenuti offerti. Ma è abbastanza naturale che il broadcaster, tuttavia, stia provando a testare nuove strade per aumentare i suoi ricavi (calati del 2% negli ultimi nove mesi).
Per esempio, l’operazione Box sets sta già dando soddisfazioni in questo senso: da marzo, infatti, i 2 milioni di abbonati Sky con il decoder connesso al web possono accedere a 50 serie complete (che saliranno a 100 entro fine anno) con tutte le stagioni. Il servizio è gratuito per i clienti che hanno già un abbonamento con HD e pacchetto Family (circa un milione di famiglie), mentre gli altri lo possono acquistare a 5 euro al mese, «e su questo fronte le cose stanno molto bene, addirittura meglio del previsto», assicurano da Sky. Anche l’operazione di Iptv lanciata insieme con Telecom Italia marcia a buoni ritmi e porta milioni di euro nelle casse di Sky.
Così come ci sono grandi aspettative, nel 2017, per il lancio in Italia di Sky Q, nuovo modello dello streaming on demand (che si inpira proprio a Netflix), e che richiederà pagamenti extra per la multivisione dell’offerta Sky su più device e nuovi canali in Ultra HD. L’offerta di Sky Q, attiva in Gran Bretagna, proporrà un nuovo decoder ibrido dotato di hard disk da 2TB, con la possibilità di registrazione simultanea, il telecomando touch SkyQ Touch Remote che dovrebbe supportare la ricerca vocale, e una vasta gamma app, come YouTube e Vimeo. Infine con Q Sync si avrà la possibilità di scaricare dei contenuti video su un tablet per vederli in mobilità.
Fonte: ItaliaOggi
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