La televisione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) torna negli obiettivi di Sipra, la concessionaria di pubblicità della Rai. L’unione e le sinergie tra le due società, spiega MF, già provata con alterne fortune negli scorsi anni, sta per essere riproposta dal 2012. Una collaborazione consolidata, ma che suscita alcuni dubbi e molti interrogativi.
La struttura pubblicitaria dell tv pubblica, presieduta da Roberto Sergio e guidata dal direttore generale Aldo Reali, sarebbe intenzionata anche quest’anno ad arricchire il portafoglio proprio con l’emittente religiosa Tv2000 (ex Tv Sat 2000). E per conquistare un potenziale cliente i vertici di Sipra avrebbero messo sul piatto un’offerta importante, forse troppo, garantendo un minimo annuo di raccolta pubblicitaria vicino agli 8 milioni. Una cifra molto elevata, secondo il mercato, vista la difficile congiuntura e la crisi che ha colpito il settore pubblicitario nel 2011 e che proseguirà nel 2012.
Inoltre il canale Tv2000, diretto da Dino Boffo (ex direttore del quotidiano Avvenire sempre di proprietà del CEI), è sì una realtà consolidata del panorama televisivo nazionale (va in onda dal 1998), ma resta un prodotto di nicchia, nonostante la presenza sia sul bouquet satellitare di Sky Italia che sulla piattaforma digitale terrestre.
8 milioni però sembrerebbero un volume di pubblicità alquanto elevato per un’azienda tv che riesce a fatturare molto meno, e che chiude ogni anno il proprio bilancio in utile solo grazie ai generosi contributi “cristiani” dell’azionista di riferimento. La società titolare del canale, cioè Rete Blu, infatti negli ultimi due anni fa registrare un giro d’affari piuttosto limitato: nel 2009 solo 5,43 milioni di euro, nel 2010 è sceso a 4,43 milioni. E la sola pubblicità, che rimane la principale fonte di ricavo per l’emittente cattolica, effettivamente non sembra sufficiente.
Per far fronte alle esigenze di bilancio della piccola tv religiosa ci pensa infatti ogni anno l’azionista cattolico CEI, che sia nel 2009 sia nel 2010 ha rinunciato ai crediti sui precedenti finanziamenti per un totale di ben 35 milioni di euro. Un sostanzioso “sconto” che ha consentito a Tv2000 di avere utili per 241 mila euro nel 2009 e di 220 mila euro nel 2010, e di non intaccare un patrimonio di 20,7 milioni e una cassa (sempre di Rete Blu) da 10 milioni. Ora arriva il generoso “aiuto” da parte di Sipra, che dovra assicurare un sostanzioso pacchetto di inserzionisti interessati al mercato religioso. Riuscirà a trovarli? Forse in cielo…
Fonte : MF