Arriva l’atteso rapporto sullo Stato di Internet nel mondo per il primo trimestre del 2011. La grande azienda americana dell’ICT Akamai Technologies ha infatti pubblicato il documento “State of the Internet” che presenta un’analisi accurata della Rete delle reti sulla piattaforma dell’azienda (84.000 server sparsi in 72 paesi nel mondo) sui cui transita tra il 15 e il 30% del traffico web mondiale.
Velocità della Rete
Giappone, Hong Kong e Corea del Sud si confermano come i paesi leader della speciale classifica sulla velocità media delle connessioni: i sudcoreani sempre più in testa riescono a navigare all’incredibile velocità di 14,4 Mbps di media (con picchi impressionanti di velocità da 39,5 Mbps), i cittadini dell’ex-colonia britannica hanno a disposizione collegamenti a 9,2 Mbps (con picchi di velocità ancora più elevati da 36,3 Mbps), e anche il Giappone dispone di alte velocità da 8,2 Mbps (velocità massima da 29,9 Mbps). In Europa l’Olanda è il paese più virtuoso con 7,5 Mbps, seguito nella graduatoria delle migliori 10 nazioni dalla sorprendente Romania (6,6 Mbps) e dalla Repubblica Ceca (6,5 Mbps). Gli USA si attestano invece al 14° posto con 5,3 Mbps. Come al solito le note dolenti giungono dall’Italia che fa segnare ancora una volta lo stato di arretratezza delle proprie reti Internet con soli 3,7 Mbps di velocità media dei collegamenti.
Nella Top 100 delle città che dispongono di infrastrutture di rete che assicurano le velocità di connessione a Internet più elevate, figurano 61 località giapponesi, 5 sudcoreane, e Hong Kong. Altre 18 città della classifica sono statunitensi, con Riverside (39° posto) in California e Staten Island nello Stato di New York (40° posto) che vantano le più alte velocità di connessione negli USA. La prima città europea è norvegese, Lyse, che si attesta al 33° posto, segue Costanza in Romania al 43° gradino. Nessuna città italiana è presente (da sempre) nella graduatoria.
Lo stato della Rete italiana è un problema ormai noto, confermato ancora una volta dai dati di Akamai. Siamo il paese europeo con il triste primato del maggior numero di connessioni lente: lo 0,9% degli italiani si connette ancora a una velocità di 256 kbps, cioè con la vecchia connessione con doppino telefonico. Un dato che pur sembrando basso, è il più alto d’Europa, in una gara per altro ridotta a 7, visto che 16 Paesi del Vecchio continente su 23 hanno già abbandonato questo tipo di connessione. Ma i dati più sconcertanti che sottolineano l’arretratezza italiana arrivano con le più elevate velocità di connessione. Per quanto concerne i collegamenti “universali” minimi (2 Mbps) l’Italia è 14esima in Europa (l’85% degli utenti italiani ha una connessione a banda larga). Sulle velocità medie il nostro paese occupa invece sempre in Europa la deludente 18esima posizione su 23. E per finire in bellezza raschiamo il fondo sulle cosiddette «high broadband» in fibra ottica, dove l’Italia è penultima (davanti solo alla Grecia) per utenze connesse a una velocità superiore ai 5 Mbps (appena l’11% della popolazione, contro il 56% degli olandesi), ma in timido aumento rispetto al 6% dell’ultimo trimestre 2010.
Penetrazione di Internet
Nel primo trimestre del 2011, Akamai ha registrato un aumento del 5,2% rispetto al quarto trimestre del 2010 degli indirizzi IP connessi alla sua piattaforma Internet. La percentuale sale al 20% in riferimento al primo trimestre dello scorso anno. La maggior parte degli indirizzi IP sono concentrati in un numero ristretto di aree geografiche. Nella Top Ten ha fatto il suo ingresso l’Italia (9° posto), grazie ad una crescita di indirizzi IPv4 (13.632.661) nell’ordine di 11 punti percentuali rispetto all’ultimo trimestre del 2010, mentre è uscito il Canada.
Internet mobile
Nel primo trimestre del 2011, la velocità media di connessione rilevata sugli operatori di telefonia mobile in tutto il mondo variano da un massimo di 6 Mbps a un minimo di 163 kbps. In Polonia si registra l’operatore che fornisce la più alta velocità media di connessione mobile nel primo trimestre 2011, che va a scavalcare un gestore greco primo nell’ultimo trimestre del 2010. Il 7% degli utenti consuma una media di 1GB al mese dai provider di telefonia mobile. Il 73% consuma una media di 100 MB di contenuti da Akamai, e gli utenti sul restante 20% dei fornitori ha consumato meno di 100 MB. Il traffico mobile è crescituo su base annuale del 130%, ed è più che raddoppiato il traffico voce.
Attacchi informatici dalla rete
Se l’Italia può vantare un primato, a dire il vero poco prestigioso, è quello relativo alle fonti di attacco pirata dalla rete fissa e mobile. Mentre Myamar fa il suo ingresso al primo posto nella graduatoria, perchè ha generato il 13% del traffico di attacchi nel primo tromestre 2011, l’Italia si attesta al decimo gradino della disonorevole Top Ten, generando il 2,5% del traffico in assoluto. Tra le altre variazioni, gli USA sono saliti dal quinto al secondo posto (10% del traffico), la Russia è scesa al 4° posto (7,7% del traffico globale di attacchi). Il nostro paese inoltre conferma il primato nella graduatoria degli attacchi informatici provenienti dalle reti mobili col 25% del traffico.
3 thoughts on “Rapporto Akamai: Italia paese europeo dalle connessioni Internet “lumaca””