Il risiko delle torri è ancora aperto. Nonostante la rinuncia da parte di Ei Towers all’opas su Rai Way il mercato degli operatori di rete resta in rapido movimento. La ritirata offerta di acquisto e scambio la controllata del gruppo Mediaset ha aperto un possibile valzer di alleanze che potrebbe convenire a tutti. Potrebbe verificarsi uno scambio dei ruoli, con la Rai Way che da preda potrebbe trasformarsi in predatrice e l’azienda di casa Berlusconi da cacciatore potrebbe trasformarsi in obiettivo. Lo scrive oggi La Repubblica.
A riaprire le danze ci ha pensato Camillo Rossotto, presidente di Rai Way che ieri – a margine dell’assemblea del gruppo – ha dichiarato che un’aggregazione tra i big del settore ha evidentemente senso e l’azienda di Stato può avere un ruolo attivo. Nel settore delle torri di trasmissione «l’operatore unico potrebbe essere un tema su cui esercitarsi», ha affermato Rossotto. La mission della società è «diventare il provider italiano di infrastrutture e servizi di rete di riferimento per i broadcasters e per gli operatori di telecomunicazioni».
Nei prossimi mesi Telecom Italia collocherà le sue attività nel settore (riunite in Inwit). «Nel momento sono sul mercato diventano per noi un nuovo interlocutore con cui poter interagire per eventuali convergenze. Quella è la migliore infrastruttura telco, noi siamo la migliore infrastruttura broadcast», ha aggiunto Russotto. In più Rai Way incontrerà i dirigenti di Abertis, che ha appena acquistato le torri di Wind per vedere se ci sono spazi di collaborazione.
In merito alla possibilità che arrivi una nuova offerta da Ei Towers, dopo l’opas ritirata la scorsa settimana, l’ad, Stefano Ciccotti, ha detto che «qualsiasi offerta sarà valutata dal cda nei tempi e nelle modalità previste». Rossotto ha poi spiegato: «Ci consideriamo un operatore di mercato e riteniamo di avere la migliore infrastruttura», pertanto «abbiamo ambizioni di crescita organica ma anche esterna se le opportunità si presentano» e «se crea valore». Il presidente di Rai Way ha aggiunto che «se esistono terreni di creazione di valore per tutti gli azionisti verranno valutati di volta in volta». Con l’ipo, ha sottolineato Rossotto, «Rai Way ha avviato un percorso di apertura al mercato rafforzando la propria immagine come entità indipendente con l’obiettivo di valorizzare competenze e infrastrutture per acquisire nuovi clienti e fornire servizi sempre più innovativi».
Durante l’esercizio scorso Rai Way ha anche proceduto al rifinanziamento tramite credito bancario, con il rimborso integrale dell’esposizione verso la controllante Rai. «Il nuovo finanziamento assicura alla società tassi di interesse molto competitivi con uno spread sulla linea term pari a 100 basis point». L’assemblea ha poi approvato il bilancio 2014, che si è chiuso con un utile netto proforma di 33,6 milioni, in aumento del 9,1% rispetto al 2013. L’assise ha inoltre approvato lo stacco di una cedola di 0,1234 per azione, in pagamento dal prossimo 20 maggio; Rai Way staccherà quindi a favore dell’azionista di maggioranza Rai un dividendo di circa 21,8 milioni.
Fonti: La Repubblica | MF | ItaliaOggi