Il Cda della Rai, riunito a Milano, ha approvato il piano Gubitosi sul riordino dei tg che dovrebbe consentire a regime risparmi compresi tra 80 e 100 milioni di euro l’anno.
«Dopo 35 anni finalmente si riesce a cambiare», ha commentato in una nota Luigi Gubitosi al termine della votazione del piano di razionalizzazione dei Tg. «Cade un muro invisibile, ma storico. E cambia l’informazione, pensiamo che sarà migliore, più aggiornata e ci riporta a uno standard internazionale adottato da tutti gli altri broadcaster. Arriveremo – prosegue Gubitosi – a una redazione unica. Faremo un passaggio, prima dividendo in due le nostre testate attuali. Oggi ne abbiamo almeno sei televisive, diventeranno due che confluiranno in un’unica redazione».
Secondo il dg, «il modello è quello della Bbc storica, ma in realtà è un modello al quale stanno convergendo un po’ tutti gli operatori. È una grande semplificazione che ci permetterà di fare ancora più cose, di dar maggiore qualità e servizio ai nostri utenti. A tre anni dall’implementazione, l’azienda stima di poter risparmiare, con il piano stesso, 70 mln l’anno». In merito alle ricadute occupazionali, Gubitosi ha precisato che «ci sarà una migliore utilizzazione dei giornalisti e di tutto il resto del personale».
Secondo quanto si apprende hanno votato a favore cinque consiglieri su otto. All’esame del consiglio ora c’è una informativa sull’offerta di Ei Towers per Rai Way. Contro il piano di riorganizzazione dell’informazione Rai messo a punto dal dg Luigi Gubitosi hanno votato i consiglieri Antonio Verro, Rodolfo De Laurentiis e Guglielmo Rositani. La presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, ha immediatamente chiamato il presidente della commissione di Vigilanza, Roberto Fico, per informarlo dell’approvazione del piano di riordino.
Il piano di riorganizzazione delle news Rai prevede l’accorpamento di sette testate in due newsroom con direzioni centrali, ciascuna con un proprio direttore. Dopo l’intervento della Commissione di Vigilanza parlamentare le attuali testate però manterranno i loro marchi e i loghi, a garanzia di identificabilità e pluralismo. Le due newsroom assumeranno poi il nome di Rai Informazione 1 e Rai Informazione 2. La prima coordinata dal Tg1, che diriga anche Tg2 e Rai Parlamento, la seconda fondata su RaiNews24 con il Tg3, Tgr, Ciss, meteo e web. Le testate coordinate dovrebbero assere affidate a vicedirettori. I risparmi deriverebbero dallo stop alle sovrapposizioni, di troupe e non solo, e più in generale, dall’efficientamento e dalla razionalizzazione delle risorse produttive.
Rai Informazione 1 avrà il compito di superare la frammentazione delle varie edizioni giornaliere, di digitalizzare tutto il sistema e anche di rimodulare il piano logistico della palazzina A di Saxa Rubra. Rai Informazione 2 invece assegnerà al Tgr il ruolo centrale per la trasmissione di un flusso costante di notizie dalla periferia al centro e viceversa, in uno scambio costruttivo con le risorse culturali e produttive del territorio, anche attraverso una collaborazione con l’informazione televisiva locale di qualità.
Le nomine dei direttori delle testate giornalistiche seguiranno procedure trasparenti che prevedono la pubblicazione sul sito dell’azienda di un avviso pubblico rivolto sia ai dipendenti Rai sia ai professionisti esterni. Il piano Gubitosi infine punterà a sviluppare un progetto per far diventare il web una fonte e uno strumento per la realizzazione del prodotto informativo Rai, anche interagendo con il pubblico dei social media.
Fonti: MF-DJ | Ansa | repubblica.it