La Rai ha accumulato tra il 2008 e il 2012 perdite complessive per 408 milioni di euro nonostante un aumento del canone, nel quinquennio, del 7,9% e un incasso complessivo dagli abbonamenti di 8,3 miliardi di euro.
E’ quanto emerge da uno studio di Mediobanca R&S che mette in evidenza come, nello stesso arco di tempo, Mediaset abbia conseguito 1.021 milioni di utili e Sky Italia 802 milioni. Tra il 2008 e il 2012, inoltre, Mediaset ha regalato ai soci 1.193 milioni di dividendi, Sky 630 milioni mentre per trovare una cedola della Rai al Tesoro occorre risalire al 2004.
Nel bilancio 2012 della Rai i ricavi da canone, grazie ai progressivi ritocchi degli ultimi anni, hanno toccato il record di 1.729 milioni (salendo al 64% del totale del fatturato) senza però riuscire a compensare il calo di quelli da pubblicità, ridottisi in cinque anni di oltre un terzo (-37,3%). Il fatturato della Rai si è infatti ridotto dai 3.137 milioni del 2008 ai 2.677 milioni del 2012 (-14,7%).
Intanto, secondo alcuni emendamenti alla Legge di Stabilità, il canone Rai potrebbe aumentare nel 2014 di ben sei euro, da 113,50 euro a 119,50 euro. Secondo l’Adusbef, che ha denunciato il fatto, è inammissibile l’aumento della tassa di possesso del televisore, addirittura di cinque volte rispetto al livello dell’inflazione. E ha reso noto che darà mandato ai propri legali per rilevare se ci siano i presupposti per avviare a favore di milioni di utenti televisivi una class action contro la Rai tenendo anche conto, tra l’altro, dei compensi milionari dati ai conduttori, e degli sprechi che contribuiscono a mandare in rosso il bilancio di Viale Mazzini.
Fonte: ANSA | news.supermoney.eu