Venti di rivoluzione in Rai. Con la nomina di Luisa Todini, membro del cda Rai, alla presidenza di Poste Italiane, potrebbero mutare le posizioni delle poltrone (politiche) che contano a Viale Mazzini.
Secondo Francesco Bei di La Repubblica, l’imprenditrice, eletta due anni fa con Pdl e Lega, potrebbe abbandonare il posto in Rai per opportunità/pressioni (appunto) politiche, e lasciare il campo ad esponenti della maggioranza renziana o di Ncd.
Il governo del sindaco di Firenze infatti avrebbe intenzione di cambiare un Consiglio di Amministrazione che è nato dall’ultimo esecutivo Berlusconi con innesti tecnici di quello Monti. Un Cda troppo sbilanciato a centrodestra (con 4 consiglieri su 9, cioè Antonio Verro, Antonio Pilati, Guglielmo Rositani e la Todini appunto) che non piace proprio al premier.
Ma chi potrà prendere il posto della Tondini? Di certo verrà nominato un esponente del PD (che ora ha solo due rappresentanti in Cda, cioè Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo) o uno del Nuovo Centro Destra di Alfano, che attualmente non ha nessun poltrona in Rai, dato che i 4 citati sono tutti rappresentati di Forza Italia.
In Commissione di Vigilanza, che per legge può nominare 7 dei 9 consiglieri, stanno inoltre cambiando gli assetti politici, con il passaggio di Bonaiuti da Forza Italia all’Ncd e con quello probabile di Giorgio Lainati. Due voti che potrebbero favorire la nomina di un consigliere alfaniano. Ma anche Ms5, guidati dal presidente di commissione Roberto Fico, potrebbe reclamare un loro rappresentate nel Consiglio Rai.
Secondo un fonte Gubitosi farà di tutto per trattenere la Tondini nel Cda, considerata dal dg un’alleata preziosa contro la freddezza dimostrata dal governo Renzi nei confronti dell’attuale gestione della Tv di Stato. Un’azienda pubblica che si prepara a subire il piano di tagli da 170 milioni di euro che ha approntato il commissario alla spending review Carlo Cottarelli.
Fonte: La Repubblica