Il piano “15 dicembre” prevede una drastica riduzione delle testate giornalistiche televisive dalle attuali sette a due sole: Rai Sport per i notiziari sportivi, e poi solo la nuova struttura Rai Informazione. «E’ la testata responsabile per la realizzazione dei servizi per tutti i canali tv e il web del nostro gruppo». Una sola testata per tutti i canali. Anche se il piano spiega che sarà il modello cui «tendere».
Il progetto di riforma dà anche un’idea dei risparmi che le reti di Stato otterranno da una simile riorganizzazione. Al momento, le tante testate e i telegiornali pesano sul bilancio Rai per la bellezza di 501 milioni di euro l’anno «tra costi esterni e costi interni di produzione e testata». Con la nuova Rai Informazione, il «mondo news» (la definizione è di Gubitosi) costerà 100 milioni in meno.
La prima fase del piano dovrà eliminare alcune edizioni dei telegiornali. Su Rai 1, Rai 2 e Rai 3 saranno mantenute solo «le edizioni principali dei tg» e proprio la prima rete pagherà il prezzo più alto. Oggi offre 4 edizioni lunghe (tutte salve) e 8 brevi (invece da ridimensionare). Nessun canale europeo propone 12 notiziari al giorno.
La seconda tappa sarà creare due Newsroom. La prima unirà le redazioni di Tg1, Tg2 e Rai Parlamento. Insieme produrranno un nuovo canale di informazione sulle istituzioni «anche europee». Tutti i marchi storici saranno salvati (a partire da Tg1 e Tg2) mentre le forze giornalistiche sottostanti verranno unificate. La seconda Newsroom salderà invece il Tg3 di Bianca Berlinguer, Rai News 24 di Monica Maggioni e l’informazione regionale della TgR. Il canale All News della Rai produrrà tutte le edizioni straordinarie per Rai 1, Rai 2 e Rai 3 e tutte le «edizioni flash per i canali generalisti e specializzati». Invece le redazioni della TgR funzioneranno da «uffici di corrispondenza locali» e, in questa veste, forniranno servizi anche al Tg1 e al Tg2 (che sono nella prima Newsroom).
Fino al 2017, la prima e la seconda Newsroom conserveranno il rango di testata giornalistica. Poi, a partire dal 2018, dovranno lasciare il posto alla redazione unica che il progetto di riforma ribattezza Rai Informazione.
Fonte: La Repubblica