Dalle colonne del quotidiano l’Unione Sarda emerge uno dei problemi legato all’abbonamento alla tv pubblica: l’evasione del canone speciale. Secondo le ultime cifre diffuse dall’azienda di viale Mazzini più del 90% degli esercizi pubblici, delle imprese, delle sedi dei partiti politici, degli enti e delle strutture dello Stato non paga la tassa sul possesso del televisore.
In questo caso specifico l’evasione riguarda un Comune, quello di Cagliari, beccato dai controlli degli ispettori Rai durante un recente controllo. «Il Servizio provveditorato economato, provvede sistematicamente al pagamento dei canoni Rai ogni anno». A spiegarlo in un comunicato è lo stesso ufficio del Comune di Cagliari che si occupa di saldare l’abbonamento al servizio pubblico, dopo il blitz di venerdì scorso degli ispettori. Per l’emittente di Stato, il Municipio appartiene alla fascia di pagamento D, «quella prevista anche per “uffici” oltre che per altre categorie. Nel 2011 il Comune di Cagliari ha pagato 1.188,54 euro con la Cassa Comunale, e in particolare € 396,18 per ogni stabile dove sono posizionati televisori che trasmettono programmi Rai. Quest’anno il Comune di Cagliari pagherà entro febbraio 1.205,28 euro, ossia € 401,76 per ogni plesso».
In questi anni però gli ispettori della Rai non si erano mai visti nella sede del Comune del capoluogo sardo: i funzionari hanno segnalato il mancato pagamento del canone. Il motivo? «Il ritardo nel pagamento è dovuto al fatto che per un problema di contabilità la “Cassa Economale” non aveva ancora avuto l’autorizzazione all’impiego dei fondi».
Ma il problema dell’evasione del canone spaciale, che costa alla Rai almeno 270 milioni di euro all’anno (secondo le stime di viale Mazzini), si riscontra anche nel mondo delle imprese. Secondo i dati di Contribuenti.it in Italia esistono circa 4,5 milioni di imprese di cui il 98% collegata con Internet con almeno un computer, per cui almeno 4,4 milioni di imprese dovrebbero pagare il canone speciale. Ma dai dati pubblicati dalla Rai risulta che i canoni speciali riscossi ogni anno sono meno di 180 mila, per cui almeno 4,2 milioni di imprese, non pagano il canone con un 95% di evasione. Limitandosi ad applicare il canone speciale base di 195,31 euro a 4,2 milioni di imprese, l’evasione è di 820 milioni di euro. Una stima da quasi 800 milioni realizzata anche dall’Aduc.
E se si considera che oltre alle imprese devono pagare il canone anche i lavoratori autonomi, i circoli, le associazioni, le fondazioni, le sedi di partiti politici, gli istituti religiosi, gli artigiani, le scuole e gli enti pubblici e che il canone speciale va pagato per ciascuna sede o ufficio, e che lo stesso varia da 200,91 a 6.696,22 euro l’anno a seconda della tipologia commerciale, Lo Sportello del Contribuente stima che l’evasione del canone speciale ammonta a circa 1,2 miliardi di euro l’anno. Tra i maggiori evasori del Canone Rai figurano le imprese con sede nelle province di Milano, Venezia, Torino e Roma dove l’evasione sfiora il 98% delle imprese. All’opposto le province più virtuose sono quelle di Aosta, Napoli, Pescara e Firenze dove l’evasione si attesta al 92%.
Fonte: l’Unione Sarda