La Rai contesta le stime di Mediobanca sui ricavi stimati sul canone in bolletta.
La riforma del canone Rai, inserito nella bolletta elettrica da luglio prossimo, porterà nella casse della tv di Stato tra i 180 e i 200 milioni di euro netti. È quanto afferma Viale Mazzini in via ufficiosa smentendo le stime fatte da Mediobanca (che calcolano circa 420 milioni in più) attraverso lo studio Focus R&S sul settore tv.
Secondo il quotidiano La Repubblica, la stima della Rai si può agevolmente ricavare dalle dichiarazioni pubbliche di queste settimane e dai documenti di lavoro che Viale Mazzini ha elaborato insieme al Ministero dell’Economia. La televisione pubblica stima che 22,5 milioni di famiglie abbiano un’utenza elettrica prima casa. È questa la platea che deve pagare il canone. Secondo i calcoli, gli evasori, i morosi e non i paganti possibili si abbasseranno all’8%, rispetto al 30,5% di oggi (sempre secondo Mediobanca). Lo Stato andrà poi a prelevare, come ogni anno, il 5% del gettito totale del canone tv. E infine la stessa Legge di Stabilità ha stabilito che la Rai deve avere il 66% della cifra totale recuperata dall’evasione. Due terzi, mentre un terzo resterà nelle casse dell’Erario.
Nel Bilancio di previsione per il 2016 la Rai calcola quindi che il canone nella bolletta elettrica produrrà tra i 180 e i 200 milioni netti di ricavi in più.
Fonte: La Repubblica