Una nuova organizzazione divisa in tre concessionarie, con Publitalia 80 concentrata sulle tv free, Digitalia 08 su quelle a pagamento di Premium, e Mediamond che cura tutto il Web, i periodici di Mondadori e la radio. In sostanza, come ha spiegato Sala, «noi non siamo multimediali. Multimediali sono gli altri, è il passato. Noi siamo crossmediali. Solo così possiamo evitare gli sprechi ai nostri clienti, massimiz- zando l’efficacia del budget pubblicitario investito». Ovvero, per esempio, se uno vuole pianificare solo la radio, può farlo in libertà e senza penalizzazioni (non ci sono pacchetti imposti).
«Un sistema come il nostro di crossmedia offre tutto e su misura. Per esempio», racconta Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, «abbiamo lavorato tantissimo su Internet, e ora siamo i primi editori video in Italia. Da oggi ci presentiamo con tre concessionarie distinte e con un’offerta flessibile che comprende pure i più importanti periodici e le grandi radio italiane».
Secondo Giuliano Adreani, presidente di Mediamond, il 2013 si è chiuso bene e il 2014 è iniziato ancora meglio per la pubblicità di Mediaset. Il che lascia supporre che dicembre abbia portato ottimi risultati in casa del Biscione. Fino a novembre, secondo le stime di Nielsen, l’ andamento di Mediaset nei primi 11 mesi dell’anno era dato in calo del 12% rispetto allo stesso periodo del 2012, con una raccolta complessiva di 1,966 miliardi di euro. Una decrescita peggiore di quella del mercato televisivo nel suo complesso, che marcia invece a -11%.
Rai Pubblicità è andata un po’ meglio di Mediaset, con un calo del 9,1% e una raccolta di 707 milioni, così come Sky Pubblicità, che flette del 7,4% e porta a casa investimenti in advertising per 314 milioni di euro. Sui livelli del Biscione l’andamento della raccolta di La7, in calo dell’11,8% a 146 milioni complessivi nei primi 11 mesi del 2013.
Davide Mondo (a.d. di Mediamond) e Matteo Cardani, general manager marketing & multimedia advertising di Publitalia 80, hanno invece presentato le novità di palinsesto primaverili delle tre reti generaliste, Canale 5, Italia 1 e Rete 4 (che da sole valgono 34 milioni di ascolti), delle otto free sul digitale terrestre e dell’offerta pay con Premium.
In particolare, su Canale 5 proseguirà la strategia di cinque prime serate a settimana autoprodotte, con la partenza del Grande Fratello, C’è posta per te, il serale di Amici, il nuovo programma di Antonio Ricci condotto da Luca e Paolo, l’edizione italiana di Extreme Makeover home edition. Bene pure Italia 1, che in autunno è cresciuta del 4,5% sul target di riferimento 15-34 anni. E Le Iene, con uno share medio del 26,2% su quella fascia di età, sono il programma più visto in tutto il 2013 dai giovani adulti. Prime time di primavera soprattutto a colpi di serie Crime, e di Colorado, Mistero, Lucignolo, Wild e Zelig One.
Fonte: ItaliaOggi
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.