Nei primi sette mesi del 2017 la raccolta pubblicitaria tv si attesta a quota 2,195 miliardi di euro, in calo del 3,4% rispetto agli stessi mesi 2016. Discovery in controtendenza con +9,3%.
Tra gennaio e luglio di quest’anno solo Discovery Media, la concessionaria pubblicitaria del gruppo Discovery che trasmette sul digitale terrestre Nove, Real Time, Dmax, Focus e Giallo, può vantare una raccolta in crescita, a quota 138,6 milioni di euro, con un bel +9,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Crescita che proseguirà anche a ritmi migliori, poiché Giuliano Cipriani, direttore generale di Discovery Media, ha di recente anticipato che nei primi otto mesi del 2017 Discovery Media è a +10%.
Il resto del mercato italiano della pubblicità tv è in sofferenza, anche se il calo sembra fisiologico perché si compara con giugno e luglio 2016 in cui c’erano i Campionati Europei di calcio, appuntamento che invece è mancato nel 2017. Risultano penalizzati i broadcaster che avevano i diritti tv delle partite della manifestazione sportiva continentale: Rai è a 458,8 milioni, con un -10,6% rispetto al gennaio luglio 2016, e Sky si ferma a 269,9 milioni di euro, -7,7%. La fetta più grande del mercato è sempre di Mediaset con i suoi 1,236 miliardi di euro, in flessione dello 0,9%. La7, che pur migliora il trend dei primi mesi dell’anno, chiude comunque i sette mesi a quota 90,8 milioni di euro, -1,1%.
All’interno del mercato pubblicitario televisivo, Mediaset detiene una quota del 56,3% , seguita da Rai col 20,9%, Sky al 12,3%, Discovery 6,3% e La7 al 4,1%. Analizzando il singolo mese di luglio, la raccolta in tv cala del 17,6% rispetto a luglio 2016. Giù Rai (-38%) e Sky (-14,7%) a causa, come detto, del confronto con gli Europei 2016. In flessione Mediaset (-12%), mentre Discovery è a +9,1% e La7 a -1,2%.
Fonte: ItaliaOggi