Processo Mediaset: Berlusconi condannato a 4 anni per frode fiscale

L’ex premier Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione nel processo per frode fiscale sull’acquisizione diritti Tv Mediaset. E’ stato anche interdetto dai pubblici uffici per cinque anni. I giudici del processo Mediaset hanno disposto un versamento a titolo di provvisionale di 10 milioni di euro da parte degli imputati condannati, tra i quali Silvio Berlusconi, all’Agenzia delle Entrate. I giudici hanno però condonato tre anni dei quattro inflitti a Silvio Berlusconi sulla scorta dalla legge sull’indulto, la Legge 241 del 2006. E’ stato invece condannato a tre anni di interdizione dagli uffici direttivi delle imprese. La condanna diventerà esecutiva solo quando la sentenza passerà in giudicato.

Si chiude così il processo sulle irregolarità nella compravendita dei diritti tv Mediaset. Nel leggere il dispositivo della prima sezione del tribunale di Milano, il giudice ha anche dato lettura delle motivazioni redatte contestualmente: «I diritti erano oggetto di passaggi di mano e di maggiorazioni ingiustificate. Passaggi privi di funzione commerciale. Servivano solo a far lievitare il prezzo». Per i magistrati il sistema dei costi gonfiati ha consentito così «un’evasione notevolissima». Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, è stato assolto nel processo per frode fiscale nell’acquisizione dei diritti Tv della società.

È stato un processo lungo quasi sei anni. Per fatti accaduti dieci anni fa. Oltre a Berlusconi, è stato condannato il produttore statunitense Frank Agrama (3 anni, pena interamente condonata). Condannati anche Daniele Lorenzano e Gabriella Galetto, ex manager. Assolti invece Marco Colombo e Giorgio Dal Negro. Per quanto riguarda le prescrizioni, riguardano tutte gli imputati per riciclaggio, che è stato derubricato, e sono Paolo Del Bue, Erminio Giraudi, Carlo Scribani Rossi e Manuela De Socio.

Si chiude così il primo grado di giudizio. Nel corso del processo gemello quello sul caso Mediatrade, l’ex premier e Confalonieri sono usciti con un proscioglimento in udienza preliminare. Il pm Fabio De Pasquale aveva chiesto 3 anni e 8 mesi di reclusione. I giudici hanno invece optato un diverso calcolo delle aggravanti. Il processo, iniziato nel 2006, aveva per oggetto la compravendita dei diritti televisivi e cinematografici con società Usa per 470 milioni di euro. Acquisti perfezionati da Fininvest – società  di proprietà  della famiglia dell’ex-premier – attraverso due società off-shore. Per la procura, le major americane avrebbero venduto i diritti alle due società off-shore, le quali a loro volta li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset allo scopo di aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Berlusconi. Tutti gli imputati hanno sempre negato ogni addebito.

Fonti: corriere.it | ANSA | MF-DJ

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