«Trasparenza, efficienza e non discriminazione sono le tre stelle polari di Auditel», sbotta il direttore generale della società, Walter Pancini, che alle critiche di Sky Italia replica sottolineando che i ritardi nella diffusione dei dati di oggi sono “fisiologici” e legati “proprio alla raffinatezza tecnologica del sistema».
Ben venga, comunque, l’invito della piattaforma satellitare al confronto, «tenendo presente però che i nodi vengono già affrontati in sede di comitato tecnico, di cui fa parte anche Sky» e prendendo atto che «il sistema non è arretrato. Sky – sottolinea Pancini – ha contribuito a costruire questa Auditel moderna e complessa». E proprio la complessità giustifica, a suo giudizio, i ritardi di oggi: «Auditel raccoglie le tracce audio digitalizzate attraverso ’sale reference’ sparse su tutto il territorio. In una di questa ci sono stati problemi nella connessione Adsl: fatalità, è accaduto proprio nello stesso giorno in cui c’erano stati precedentemente problemi, ma poteva succedere in qualsiasi momento. Si tratta di un problema fisiologico, figlio della raffinatezza tecnologica».
«E’ stata Sky a insistere per la rilevazione degli ascolti ‘differiti’. E così oggi compariamo milioni di tracce audio digitalizzate e questo ci espone al rischio di produrre i dati in ritardo. E’ inaccettabile pensare che tutto ciò sia frutto di arretratezza». Quanto al calo di Servizio Pubblico, il programma multipiattaforma di Michele Santoro che ieri ha sfiorato il 5% di share, «non dimentichiamo – fa notare il dg di Auditel – che ieri era l’8 dicembre e che complessivamente la platea tv di prime time è calata di oltre 3 milioni». Nel complesso, comunque, «il ritardo nella diffusione dei dati – chiosa Pancini – può spiacere ai giornalisti, ma tutto sommato è irrilevante per la ragione sociale di Auditel: fare da moneta forte per individuare il costo delle transazioni pubblicitarie. I tempi che servono a chi pianifica gli investimenti non sono fulminanti, gli sponsor hanno bisogno piuttosto di dati veri. Il rumore che si è creato attorno a questa vicenda è, questo sì, inspiegabile”. (ANSA)