In risposta alla lettera aperta del patron di Tele Capri, e alle polemiche sorte con le varie associazioni di categoria, Marco Rossignoli, portavoce di Aeranti-Corallo, avverte: «Forse non ci si ricorda quanto accaduto nel Lazio e nella Campania, rimaste un anno senza numerazione LCN: ciascuna emittente usava anche 10 numeri, è stato il caos, con danni ancora oggi non risolti. Pensiamo a cosa accadrebbe se la sospensiva venisse confermata».
Secondo Aeranti-Corallo «le tv locali hanno ottenuto un grande risultato con l’attribuzione della propria numerazione (che in effetti hanno conquistato almeno i numeri 10-19 sul telecomando – ndr), perchè non dimentichiamo che il rischio era di non rientrare nemmeno nelle prime 100 posizioni. Ma la cosa più importante – continuato Rossignoli intervistato da Italia Oggi – è che oggi c’è una certezza del posizionamento senza la quale i danni sarebbero enormi».
Per la più grande associazione che rappresenta le emittenti regionali italiane non esiste ad oggi un’alternativa valida alle graduatorie Corecom, un sistema contestato da molte tv e poi bocciato dalla sentenza del Tar del Lazio. L’Auditel rileva solamente 115 emittenti locali e la sua ultima rilevazione risale al 2005, e sarebbe troppo oneoso e lungo in termini di tempo, secondo Rossignoli, fare un’indagine sulle reali preferenze dei telespettatori sui numeri del telecomando. E poi, conclude, «siamo sicuri che i risultati sarebbero diversi da quelli delle graduatorie Corecom?».
Fonte : Italia Oggi
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.