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Netflix accordo con Microsoft per gli abbonamenti con pubblicità

Netflix e Microsoft hanno annunciato la creazione una partnership per l’advertising. L’accordo prevede che il colosso del software divenga partner tecnologico e di vendita per l’abbonamento ad-supported di Netflix (quello con pubblicità).

Il colosso dello streaming Netflix e Microsoft hanno dichiarato di aver creato una partnership per il supporto alle pubblicità sulla piattaforma in streaming. Nessun dettaglio riguardo al lapidario annuncio, ma la notizia giunge a poche settimane dalla conferma di una futura versione a prezzo ridotto dell’abbonamento a Netflix, con in più la pubblicità che non potrà essere saltata.

Il COO di Netflix Greg Peters ha commentato brevemente l’accordo, dicendo che «Microsoft ha offerto la flessibilità necessaria a poterci innovare nel tempo, sia dal punto di vista della tecnologia che delle vendite. Inoltre, fornirà una grande protezione della privacy dei nostri utenti». Peters si riferisce al fatto che gli spot su Netflix saranno personalizzati sulla base delle abitudini dell’abbonato, rendendo il rapporto commerciale con gli inserzionisti ancora più semplice. Molti network online americani hanno versioni economiche dei loro abbonamenti con pubblicità: Hulu, Peacock e HBO Max su tutti.

Era solo questione di tempo prima che Netflix entrasse nel mercato pubblicitario, e sembra che prima di Microsoft abbia cercato di stringere accordi con Rock, Google e Comcast. Microsoft tuttavia, anche a fronte di non avere interessi in concorrenza con Netflix nel campo dello streaming, alla fine è stata la scelta. E sebbene Microsoft non sia la prima azienda che viene in mente quando si parla di pubblicità, in realtà l’azienda di Redmond ha a disposizione diversi canali che le appartengono direttamente, come Microsoft Store, Bing, LinkedIn e Xbox.

Inoltre, l’alleanza con Microsoft e i suoi sistemi di sicurezza via cloud potrebbe essere provvidenziale anche per risolvere un altro problema che attanaglia Netflix, ovvero quello della condivisione di password. Nel primo quarto di quest’anno l’azienda ha visto per la prima volta scendere il proprio numero di abbonati, con il conseguente crollo del titolo in Borsa. Proprio il fatto che molte persone usino il servizio tramite password altrui è stato uno dei motivi del calo, secondo Netflix.

Nello stesso tempo il colosso dello streaming sta trattando con i principali partner per modificare gli accordi in essere e consentire l’introduzione della pubblicità. Tra i produttori di contenuti con i quali Netflix ha già avviato le discussioni, secondo il Wall Street Journal, ci sarebbero Warner Bros, Universal e Sony Pictures Television. Netflix sarà costretta anche a rinegoziare gli accordi per le vecchie serie TV in onda da molto tempo sulla piattaforma come Breaking Bad o NCIS, anche per evitare di proporre un catalogo di contenuti troppo diverso rispetto all’abbonamento a pagamento.

Fonti: adnkronos | Il Sole 24 Ore