Nasce Netflix Italia, dal 2022 rivoluzione fiscale per il colosso dello streaming

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Netflix dal 2022 pagherà le tasse e avrà i suoi abbonati in Italia e non più in Olanda attraverso una società esistente che verrà denomimata appunto Netflix Italia.

Dopo Francia, Spagna e Uk, arriva la svolta fiscale per Netflix anche in Italia. Il colosso californiano dello streaming dal prossimo anno porterà in Italia (prima era in Olanda) la contabilizzazione dei ricavi generati in loco con tutto quel che consegue in termini di tassazione e portando in aggiunta all’Iva già versata in Italia sin dagli esordi del 2015, anche le imposte sui redditi di un numero di lavoratori che saranno spostati stabilmente nel nostro Paese.

«L’Italia è un Paese molto importante per Netflix e, nel corso degli ultimi anni, abbiamo aumentato il nostro investimento in produzioni italiane, lavorando a fianco di partner produttivi e talenti italiani. Mentre il business continua a crescere in Italia, stiamo adattando la nostra struttura fiscale nel paese per meglio riflettere questa evoluzione» conferma al Sole 24 Ore un portavoce di Netflix.

Secondo il quotidiano economico, Netflix, che in Italia è presente dal 2015 con le società Los Gatos Entertainment Italy (3,6 milioni di euro di ricavi nel 2020, utile per 164.130 euro e 72.985 euro di imposte pagate) e la Los Gatos Services Italy (19 milioni di ricavi, utile per 836mila euro e 402.398 euro di imposte pagate), ha maturato un mercato abbastanza ampio per aprire una sede legale per contabilizzare i ricavi e pagare le tasse nel nostro Paese.  La Los Gatos Services Italy si trasformerà quindi in Netflix Italia.

Intanto Netflix resta leader con i suoi 209 milioni di abbonati nel mondo (2 milioni circa sono in Italia secondo dati non ufficiali), in un settore dello streaming on demand sempre più affollato. Per il periodo aprile-giugno Netflix è riuscita ad aggiungere solo 1,54 milioni di abbonati, ma perdendone 430mila nel cruciale e redditizio mercato di Stati Uniti e Canada.

Gli abbonati del maggiore concorrente Disney+ nel contempo sono cresciuti di 12,4 milioni, arrivando a quota 116 milioni complessivi. Insomma, una marcia ben differente quella del gigante guidato da Bob Chapek che sommando a questi numeri quelli di Espn+ (14,9 milio-ni di abbonati) e Hulu (42,8 milioni) arriva a 173,7 milioni di sottoscrittori.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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