Sanare le anomalie del sistema televisivo italiano, condizionato per anni dal conflitto di interesse di Silvio Berlusconi, e rendere giustizia alle reti televisive locali. E’ questo in sostanza l’appello che in una nota Luca Montrone, editore di Telenorba e presidente dell’Associazione Alpi, che tutela le emittenti locali, rivolge a Mario Monti, nel giorno dell’annuncio della nuova squadra di governo che l’ex commissario europeo guiderà per traghettare l’Italia fuori dalla crisi.
«In base al Testo Unico della Radiotelevisione, alle tv locali spetta un terzo del totale delle frequenze nazionali», ha spiegato Montrone, che poi ha aggiunto che «le 27 frequenze di qualità pianificate a Ginevra (quindi non soggette a interferenze di segnali esteri) sono state assegnate interamente alle reti nazionali, incluse le ulteriori 6 frequenze che lo Stato intende regalare alle reti attraverso il beauty contest». Montrone accusa il caduto governo e lo Stato di avere da un lato imposto l’esproprio le tv locali di 9 frequenze, dalle quali ha ricavo nell’asta LTE quasi 4 miliardi di euro, e dall’altro di essere sul punto di regalare alle reti nazionali 6 frequenze, del valore di almeno 3 miliardi di euro.
«Che diritto ha lo Stato – si chiede Montrone – di espropriare le tv locali senza riconoscere un giusto indennizzo? E che diritto ha lo Stato di regalare contestualmente risorse radioelettriche preziose alle reti nazionali che non ne hanno alcun diritto, invece di assegnarle alle tv locali che ne hanno diritto per legge? Le tv locali – conclude la nota – rivolgono pertanto un appello al Presidente incaricato Monti, affinchè inserisca questo grave problema, causato da anni di conflitto di interessi, tra le priorità da risolvere nel Paese, per assicurare equità, eliminare ingiusti privilegi e assicurare al Paese un sistema televisivo democratico e non duopolistico». (TMNews)