L’evoluzione digitale di Mediaset sta portando numerose novità nei piani del Biscione. Una potrebbe essere la risposta italiana al boom di Netflix nel mondo. Cologno Monzese, scrive Italia Oggi, avrebbe intenzione di creare, attraverso la sua offerta a pagamento Premium Play, una piattaforma disponibile solo in streaming su internet con offerte commerciali ad hoc, on demand, per singoli prodotti.
In questo modo, quindi, Mediaset farebbe l’agognato salto nel mercato della tv convergente, spingendosi in competizione con nuovi operatori mondiali. «Entro fine anno Mediaset presenterà un servizio senza eguali in Italia (Premium Play? -ndr), una incredibile offerta di contenuti visibili online su pc, tablet e tv di nuova generazione», ha dichiarato il presidente Mediaset, Fedele Confalonieri, in occasione dell’odierna assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio 2012.
«La televisione è in uno stato di straordinaria salute e vitalita», ha detto. «Nulla di ciò che era stato detto circa la marginalizzazione della tv si è avverato: la rete non si è sostituita alla tv, emarginandola. E’ avvenuta una cosa diversa: la televisione trova nella rete un formidabile mezzo di diffusione multimediale e di amplificazione. In rete si discute, si litiga, ci si divide quasi sempre a partire da cose che accadono in tv. La stessa questione del Copyright, una guerra economica mondiale sempre più aspra tra broadcaster e internet company, nasce dall’esigenza vitale della rete di fagocitare e rilanciare contenuti video».
Sulle battaglie tra broadcaster tradizionali e gli Over The Top della Rete, combattute anche nei tribunali italiani, Confalonieri afferma che «qualche anno fa a proposito di Internet, fenomeno nascente, ci si chiedeva e noi stessi ci chiedevamo “where the money is?“. La risposta è davanti a noi: nella pubblicità legata in buona parte ai contenuti video di qualità, e non certo a quelli prodotti dagli utenti. Ho detto contenuti, parola che ricorre da qualche anno, non casualmente, nei nostri ragionamenti. Il processo è ora arrivato allo stadio finale: il mezzo di distribuzione tende alla trasparenza e si impone il contenuto video. Per il pubblico non conta nulla la piattaforma di distribuzione da cui il contenuto proviene, perchè alla fine ciò che conta è vedere quello che vuoi, dove vuoi e quando vuoi”.
Il prossimo 7 maggio, invece, ci sarà la presentazione del nuovo canale televisivo di Mediaset in chiaro sul digitale terrestre: arriva Top Crime, con prodotti, appunto, di genere poliziesco, e che avrà come primo obiettivo minimo quello di superare gli ascolti di Giallo (Discovery channel), attorno allo 0,7% di share nelle 24 ore. In contemporanea ci sarà anche un profondo restyling di La5 (canale per un pubblico femminile e giovane) e Italia 2 (l’omonimo di La5, ma al maschile).
Il tutto spingendo sull’acceleratore del web, che pur essendo una realtà che per Mediaset vale ancora meno di 50 milioni di euro di raccolta pubblicitaria all’anno (comunque in crescita del 64% nel 2012 sul 2011), ha però enormi potenzialità e audience assolutamente rilevanti.
Fonti: corrierecomunicazioni.it | dday.it | MF-DJ | ItaliaOggi
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