Anche in tempo di spending review e manovre lacrime e sangue, ritenute indispensabili per far quadrare i conti, mamma Rai non rinuncia ai «tradizionali » gettoni d’oro per i giochi a premio. Al punto che l’azienda di viale Mazzini, sotto la guida del presidente Anna Maria Tarantola e del direttore generale Luigi Gubitosi, è disposta a spendere fino a 30 milioni di euro per non farsi mancare la preziosa merce.
Nei giorni scorsi è stata avviata una procedura di gara volta all’individuazione dell’azienda che dovrà occuparsi della fornitura. Dai documenti, appena predisposti, si apprende che l’obiettivo è la conclusione di un accordo quadro con un solo operatore «avente a oggetto la regolamentazione dei termini e delle condizioni per l’esecuzione della fornitura». Quest’ultima «potrà essere chiesta dalla Rai nell’arco della durata dell’accordo quadro (36 mesi), mediante la stipula di appositi contratti attuativi dell’accordo stesso». Insomma, i quantitativi di gettoni d’oro e il loro costo complessivo dipenderanno dagli ordini effettivi che arriveranno dalla Rai.
Ma le carte forniscono comunque una stima, solo indicativa, «principalmente basata sui dati storici». Ebbene, il primo dato significativo che ne viene fuori è che l’importo massimo complessivo dei servizi richiesti, ovvero «il conio, la fornitura e l’eventuale riacquisto di gettoni d’oro», è di 30 milioni di euro. Il secondo dato fondamentale è che, sempre sulla base delle proiezioni contenute nei documenti, potrebbe essere necessario reperire fino a 42.100 gettoni. Al loro interno, tra l’altro, il bando di gara individua la bellezza di undici tagli di valore differenti. Si va dai gettoni da 30 euro, per un totale di mille unità richieste, a quelli da 20 mila euro, per 100 unità. La quantità maggiore richiesta, per un totale stimato in 20 mila pezzi, riguarda in particolare i gettoni da 500 euro. In tutto, appunto, fanno 42.100 gettoni per un valore di 30 milioni. Per gli amanti della matematica, significa una media di 712,6 euro a moneta.
Fonte: MF