Deejay Tv (canale 9 del digitale terrestre), recentemente acquisito da Discovery dal gruppo Espresso, si prepara al grande cambiamento per diventare uno dei piatti forti della prossima stagione nel bouquet di canali del gruppo americano.
Si partirà martedì prossimo con la presentazione dei palinsesti per la nuova stagione, poi il restyling in partenza che subirà un’accelerazione nel 2016. «Noi puntiamo molto sulla nuova Deejay Tv», ha dichiarato l’ad di Discovery Italia, Marinella Soldi, a Il Sole 24 Ore. «È stata un’acquisizione importante». Soprattutto per quanto riguarda la rilevantissima posizione 9 sul telecomando del digitale terrestre. E per questo «in Italia per ora dobbiamo pensare a un consolidamento» più che ad altre possibili acquisizioni.
Nel Bel Paese Discovery si è ritagliata la posizione di terzo editore televisivo (6% di share, +8% sul 2013) con 14 canali sulle varie piattaforme (satellite, Dtt e free-to-air) e nessuna volontà di buttarsi fra gli operatori di rete: «Continueremo a concentrarci sui contenuti». Nella stagione appena conclusa sia Discovery sia Eurosport hanno aumentato la propria audience nel giorno medio. Ma nella stessa stagione Real Time ha perso il primato fra i canali nativi digitali a vantaggio di Rai Yoyo (149.517 spettatori medi per Rai Yoyo e 148.963 per Real Time). E anche Dmax ha perso ascolti (dai 146.422 di media della passata stagione a 142.740 della stagione appena conclusa).
«Sia per Dmax sia per Real Time abbiamo comunque avuto risultati molto positivi nel mese di maggio confermati in questi primi 10 giorni di giugno in cui Real Time e Dmax si confermano ottavo e nono canale nazionale. A questo – precisa l’ad – aggiungiamo le performance in crescita di altri canali come Giallo. Certo, siamo consapevoli di aver scatenato una competizione naturale in un quadro in cui c’è sempre maggiore frammentazione del pubblico. Noi punteremo sempre di più sui prodotti capaci di parlare al pubblico, secondo un percorso di narrazione e con idee in grado di descrivere l’Italia di oggi. Che è un’Italia diversa».
Nel 2014 i dati di Discovery indicano 400 ore prodotte nel 2014 (+40% sul 2013) e 6 web series, disegnando l’Italia come secondo hub produttivo di Discovery. In questo quadro non sarà da trascurare il ruolo di Discovery anche nella partita dei diritti, con la volontà espressa proprio a Parigi dai vertici del gruppo di spingere su una maggiore “localizzazione” nei vari Paesi. Per dare battaglia.
Sul fronte pubblicitario «stiamo comunque crescendo. Per il futuro svilupperemo delle brand solutions, intese come soluzioni ancora più distintive per gli investitori pubblicitari». Il 2014 si è chiuso con un 20% sul 2013 e una raccolta attorno ai 150 milioni. Quest’anno si vedrà, anche in virtù dell’ingresso, all’interno della scuderia, appunto di Deejay Tv e in virtù di una maggiore integrazione di Eurosport nelle politiche commerciali del gruppo. E comunque nei primi 4 mesi dell’anno, secondo i dati Nielsen elaborati da Il Sole 24 Ore, la raccolta avrebbe superato i 65 milioni con una crescita del 23,2%.
Fonte: Il Sole 24 Ore