In tutto il mondo il gruppo americano Discovery sta investendo in nuove piattaforme streaming a pagamento. Si investe nel settori kids e motori, e l’Italia è compresa nel piano di sviluppo del network guidato dall’amministratore delegato Alessandro Araimo.
Dalla fine del 2018 nel nostro mercato tv è previsto infatti l’arrivo di nuove piattaforme Over The Top, che andranno ad aggiungersi a Dplay, il servizio gratuito in streaming e on demand che conta in Italia 2,5 milioni di utenti unici, e a Eurosport Player, pay-tv online sportiva. Per Discovery la tv non lineare è il futuro del piccolo schermo.
L’obiettivo a breve termine di Discovery è quello di raggiungere il target di crescita del 3% nella raccolta pubblicitaria. Il network statunitense conta di incrementare il giro d’affari consolidato che nel 2017 è stato di 268 milioni (+13% sul 2016) con un utile balzato da 12,8 a 19 milioni. Una crescita considerata possibile in azienda grazie agli ascolti registrati dagli 8 canali free (a cui si aggiungono 7 sulla pay-tv e due servizi OTT) che a fine giugno erano arrivati al 7% (dato che sale al 10% sul target commerciale 25-54 e sui millenials). Discovery può contare su 17 milioni gli spettatori coinvolti in tutto dal network ogni giorno e una raccolta pubblicitaria di 224 milioni circa (compresi i 30 milioni gestiti da Prs sui canali kids on air su Sky).
Alessandro Araimo, ad della filiale tricolore del gruppo Usa con una capitalizzazione da 20 miliardi di dollari (17,2 mld di euro), ha confermato a ItaliaOggi che i canali Eurosport rimarranno su Sky e l’accordo con tra Discovery e la pay-tv satellitare sarà rinnovato. «Il rinnovo della partnership con Sky ci sarà». Però Araimo ha precisato che «l’accordo procederà come in passato», anche se un’intesa formale ancora non c’è e non è detto che restino le stesse condizioni.
Ieri a Milano in occasione della presentazione dei palinsesti Discovery della stagione 2018-2019, la responsabile dei contenuti Laura Carafoli ha annunciato per mercoledì prossimo, alle 21.25, lo sbarco su NOVE di Virginia Raffaele con la trasmissione Come quando fuori piove. Novità che, ha precisato Araimo, «segna il tratto distintivo di NOVE tra un posizionamento più sofisticato, un approfondimento più strutturato e la richiesta al pubblico di un coinvolgimento maggiore rispetto ad altri canali».
Debutti sono previsti anche per Eurosport con la partnership fino al 2030 con i tornei della Pga (Professional golfers association), per il canale Food Network sotto la direzione artistica di Antonino Cannavacciuolo (impegnato in ConAntonino c’è più gusto) grazie per esempio a Fatto in casa per voi con la blogger Benedetta Rossi e ancora per lo stesso Dplay con Walterpresents e una selezione delle serie tv internazionali che non trovano sbocco sui circuiti principali.
In particolare, su Real Time andrà in onda l’ulteriore filiazione di Bake Off Italia (sesta edizione da oggi alle 21.10): Bake Off extra dolce. Dopo Bake Off junior e Bake Off Stelle di Natale, Araimo conferma la strategia di «spalmare su più appuntamenti le trasmissioni di maggior richiamo. Noi non siamo né la Rai né Mediaset che fanno audience con le rispettive ammiraglie: lavoriamo sulla verticalità. Quando un brand piace, fidelizziamo il pubblico in più occasioni di ascolto».
Niente serie tv però. «È un mondo già coperto. – afferma Araimo – Noi non produciamo serie ma ci occupiamo del real life entertainment, l’altra grande passione degli spettatori». Se poi una puntata di una serie tv arriva a costare una media di 10 milioni di dollari (8,6 milioni di euro), a giudizio del manager, «allora con quel budget mi faccio un canale».
Con la nuova stagione dei palinsesti 2018-2019 il gruppo conta di consolidare il ruolo di terzo player del mercato nazionale alle spalle di Rai e Mediaset e mantenendo a distanza da Sky Italia.
Fonti: MF | ItaliaOggi