La Lega Calcio ha rotto il contratto di assegnazione di diritti tv di Serie A con MediaPro, che però ha 7 giorni per evitare la rescissione. Riparte la trattativa privata con Sky, Mediaset e Telecom.
Dopo tre mesi tribolati finisce l’avventura di MediaPro come intermediario indipendente e gestore dei diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021 (assegnati per 1 miliardo e 50 milioni di euro). Un ruolo aspramente criticato dal primo concorrente, Sky Italia, che ha sempre accusato gli spagnoli-cinesi di voler essere un distributore ed editore diretto dei match del massimo campionato italiano di calcio, anche con il progetto di un canale tv della Lega Calcio.
I club della Serie A assecondati da l’advisor Infront hanno deciso quindi per la rescissione del contratto con MediaPro. Da Codice civile ci sono ora 7 giorni di tempo a disposizione per l’intermediario spagnolo per evitare che questo avvenga. Tutto può accadere in questo contesto caotico dell’assegnazione dei diritti tv, ma è molto difficile che si torni indietro e forse impossibile. MediaPro entro una settimana dovrebbe depositare una fideiussione d 1,2 miliardi di euro. Anche se ieri erano pronti al versamento di 186 milioni come garanzia. La proposta spedita via Pec da MediaPro è stata però rispedita al mittente.
Il presidente di Lega Gaetano Miccichè ha annunciato l’apertura di «un percorso di trattative private con tutti i broadcaster interessati». Una procedura «prevista dalla Legge Melandri» ha aggiunto il vice commissario, Paolo Nicoletti facendo riferimento al fatto che i bandi andati a vuoto siano stati tre e che quindi«in casi di urgenza è previsto di andare a trattativa privata diretta, nel rispetto dei soliti criteri di non discriminazione e trasparenza, e delle linee guida dell’Antitrust». Difficile a questo punto non mettere in conto un contenzioso fra Lega e MediaPro che ha versato una caparra di 64 milioni di euro.
Alla fine dei 7 giorni Infront, che è il consulente esclusivo della Lega Serie A fino al 2021, si dovrebbe presentare con due proposte: un pacchetto per prodotto e uno per piattaforma. La più vantaggiosa sarà la prescelta. Con l’obiettivo di chiudere entro metà giugno.
Secondo La Repubblica già domani 30 maggio dovrebbe esser pubblicato l’invito a partecipare a una trattativa privata. Entro l’8 giugno, dopo i primi incontri con i partecipanti, verranno pubblicati i pacchetti definitivi. Il 12 giugno dovrebbero essere aperte le buste e avviata la fase cruciale dei rilanci che si dovrebbe chiudere la sera stessa con l’assegnazione finale. La richiesta di partenza della Lega potrebbe essere di un miliardo e cinquanta milioni di euro. La stessa cifra messa da MediaPro. Con ogni probabilità si chiuderà a una cifra inferiore, 950 – 970 milioni più i diritti di archivio.
Il problema è capire quali soggetti potranno rispondere al nuovo ennesimo bando. Sky di sicuro sarà della partita. Anche Mediaset dovrebbe partecipare, pur nella consapevolezza che la storica concorrenza tra Sky e Mediaset Premium è stata messa in discussione dallo storico accordo commerciale siglato alla vigilia di Pasqua che potrebbe preludere a una sostanziale dismissione del ramo d’azienda. Ma da Cologno Monzese hanno continuato a dirsi interessati alla Serie A, al giusto prezzo e nelle giuste dimensioni di pacchetto.
Interesse dovrebbe esserci anche da parte di Perform come di TIM, visto che l’ad Amos Genish non ha fatto mistero negli ultimi mesi di considerare il contenuto sportivo come una possibilità, pur se al giusto prezzo. Rientrano in gioco anche Discovery e la stessa MediaPro.
Fonti: Il Sole 24 Ore | repubblica.it