Diritti Tv

Diritti TV Serie A: slitta il termine di presentazione delle offerte

La Lega Serie A, dopo una prima prima riprogrammazione di alcune ore, comunica che il termine per la presentazione delle offerte per il nuovo bando dei diritti TV è differito al 15 giugno alle ore 10.

In una nota dal sito della Lega Serie A si legge:

“La Lega Nazionale Professionisti Serie A, con riferimento all’Invito a presentare Offerte per i Diritti Audiovisivi del Campionato di Serie A per il Territorio Italiano per le Stagioni 2024-25, 2025-26, 2026-27, 2027-28, 2028-29 procedure riservate a Operatori della comunicazione e Intermediari Indipendenti e con riferimento all’Invito a presentare Proposte per la commercializzazione e distribuzione del Canale della Lega Serie A per il Territorio Italiano per le Stagioni alla 2024-25 alla 2033-34, pubblicati in data 19 maggio 2023, comunica che il termine di presentazione delle Offerte e delle Proposte, ai sensi delle predette procedure, previsto alle ore 18.00 del giorno 14 giugno 2023 è differito alle ore 10.00 del giorno 15 giugno 2023“.

Il processo di vendita dei diritti TV per il campionato Lega Serie A di calcio per le prossime stagioni, potenzialmente fino al 2029, è in corso. Le principali società emittenti interessate – Sky, Mediaset, Rai, DAZN, Apple e Discovery – sono entrate in lizza per acquisire le immagini dei campionati. La proroga della data di fine asta però fa pensare che si stiano verificando delle difficoltà nel ricevere offerte adeguate alle richieste dei club.

Secondo le linee guida dettate dall’Antitrust l’obiettivo della Lega Calcio è privilegiare la cessione dei diritti a più operatori, indipendentemente dalla piattaforma di trasmissione, al fine di evitare un monopolio e garantire qualità dei servizi e competitività dei prezzi per i consumatori. Ma in realtà i 20 club di Serie A mirano semplicemente a incassare il più possibile. Il prezzo di partenza indicato nel bando si aggira intorno al miliardo di euro, superando quanto raggiunto per il triennio 2021-2024. Secondo Il Sole 24 Ore, si potrebbe raggiungere i ricavi di 1 miliardo e 150 milioni in caso di accordo triennale, 1 miliardo e 265 milioni per quattro anni e 1 miliardo e 380 milioni annui fino alla stagione 2028-29.

Per ottenere un incasso record la Lega Serie A ha creato otto pacchetti di offerta con tre diverse tempistiche: tre, quattro o cinque anni. Uno dei pacchetti proposti dalla Lega prevede la stessa suddivisione dei diritti come in passato. Altri pacchetti prevedono la vendita di esclusive uniche, allettante per le società emittenti, ma meno conveniente per i tifosi che dovranno sottoscrivere due abbonamentiAlcuni pacchetti prevedono che alcune partite siano esclusive di un broadcaster, mentre altre vengono assegnate a un’altra emittente con diverse formule: ad esempio, 7+3, 8+2 o 9+1.

Un pacchetto prevede una suddivisione “fifty-fifty” come nel campionato spagnolo: la divisione del campionato a metà, con 5 partite per una piattaforma e 5 per un’altra, e l’esclusiva di tutti e 10 i match a cavallo delle festività a un terzo operatore. Infine tra i pacchetti messi al bando dalla Lega Serie A, vi è la possibilità di trasmettere gratuitamente la partita del sabato sera su piattaforme in chiaro come Mediaset, Rai o il canale TV8 di Sky.

Vedi qui l’articolo di approfondimento sui pacchetti dell’asta per i diritti TV della Serie A.