Contatti sempre più frequenti tra Telecom e Discovery. Si profila una nuova alleanza in vista dell’asta per i diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021.
Dopo il varo delle linee guida delle gare per i diritti tv della Serie A redatte dall’advisor della Lega Calcio Infront e la consultazione pubblica avviata dall’Antitrust, secondo Il Sole 24 Ore si stanno aprendo nuovi scenari nel mercato dei diritti sportivi legati soprattutto alle nuove piattaforme online.
Si susseguono da mesi infatti contatti incrociati fra telco e broadcaster, anche in virtù del piano strategico delle compagnie telefoniche di unire contenuti premium all’offerta dei servizi base di voce e connettività. Dalla parte di Tim, che sta valutando anche accordi con Mediaset, si starebbe ora puntando a stringere una partnership con Discovery, per portare i contenuti sportivi sulla piattaforma di TIMVision. Il gruppo tv americano, che controlla Eurosport, è invece intenzionato a partecipare alle prossime aste con un ruolo importante, e ha avviato contatti sia con le telco che con la pay-tv del mercato italiano.
Discovery, da marzo guidata in Italia da Alessandro Araimo, con Marinella Soldi a capo dell’area Sud Europa, ha investito molto nello sport acquisendo in tutta Europa i diritti dei giochi olimpici per 4 edizioni (dal 2018 al 2024) per una cifra di 1,3 miliardi di euro. Il 2018 poi sarà l’anno delle Olimpiadi invernali in Corea del Sud e a breve si saprà se per i diritti in chiaro (il Cio chiede 100 ore per le invernali e 200 per quelle estive) ci sarà l’accordo con la Rai per la sublicenza.
In alternativa Discovery potrebbe trasmettere in Italia i Giochi Olimpici attraverso uno dei suoi 7 canali free-to-air, ad esempio con il canale NOVE del digitale terrestre recentemente acquisito dal Gruppo Espresso. Potrebbe prendere spunto dalla strategia avviata in Norvegia, Svezia e Germania dove ha scelto di mandare in onda tutto dal proprio network.
Fonte: Il Sole 24 Ore