L’Antitrust andrà avanti come previsto sino al 30 giugno 2022 nella sua istruttoria sulla partnership tra TIM e DAZN per i diritti TV della Serie A. Ma nel frattempo non avvierà alcun intervento. E si spegne la possibilità di diritti in sub-licenza a Sky.
Si arena così su un binario morto la possibilità, ventilata da Sky, di un obbligo di sub-licenza dei diritti televisivi del campionato italiano di calcio da trasmettere sulla propria piattaforma satellitare (diritti che detiene DAZN per il triennio 2021-2024).
A quanto risulta al Sole 24 Ore l’Agcm ha risposto alla segnalazione Sky, dicendo che si considerano sufficienti gli impegni approvati da TIM e DAZN prima dell’inizio del campionato di Serie A. Fra i punti contestati dalla pay-tv di proprietà di Comcast c’era la nuova offerta TIMVisione Gold (a un prezzo super ribassato) che propone un vastissimo catalogo di piattaforme e contenuti (Disney+, Netflix, DAZN, Infinity+ e il TIMVision Box), e che secondo Sky era venduta un bundle (non consentito dagli impegni con Antitrust) con l’abbonamento alla connessione in fibra ottica.
Inoltre Sky Italia, attraverso una lettera inviata all’Authority il 12 ottobre scorso, ha richiesto l’assegnazione delle immagini della Serie A, a seguito del procedimento aperto a luglio che dovrebbe verificare l’esistenza di un’intesa restrittiva alla concorrenza tra TIM e DAZN.
Le accuse sono state immediatamente respinte da TIM, che ieri sul mercato ha lanciato la sua offerta in fibra a 10 Giga di velocità (Magnifica) per 49,90 al mese che avrà un certo impatto sulla guerra dei prezzi degli abbonamenti in fibra (anche contro il nuovo concorrente Sky Wifi). «Andremo a soddisfare la crescente domanda», ha dichiarato Stefano Siragusa, Chief Revenue, Information & Media Officer di TIM.
Fonte: Il Sole 24 Ore