La proroga è stata richiesta all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dalle società DAZN e Telecom Italia per permettere loro di esercitare al meglio il proprio diritto di difesa. Il procedimento era stato avviato nel 2021 per accertare l’esistenza di eventuali violazioni dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), che vieta gli accordi anticoncorrenziali tra imprese. La delibera del 7 giugno 2022 aveva rigettato gli impegni presentati dalle società coinvolte, mentre la scadenza era stata prorogata al 31 marzo 2023.
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