L’Antitrust indaga sull’accordo TIM-DAZN, che ha sancito l’esclusiva della Serie A su TIMVision con un’offerta super vantaggiosa, e attende entro giovedì prossimo che l’operatore tlc fornisca le proprie spiegazioni.
L’Agcm con l’apertura dell’istruttoria, sospetta infatti che l’intesa possa danneggiare gli abbonati e restringere la concorrenza, penalizzando le altre telco che vendono contenuti e servizi di rete e che hanno presentato ricorsi: Vodafone, WindTre, Fastweb e da ultimo la stessa Sky. L’autorità ha dato a TIM una settimana di tempo, che scadrà giovedì, per fornire spiegazioni altrimenti parte dell’accordo potrebbe essere sospeso in via cautelare.
DAZN ha risposto immediatamente assicurando che il proprio abbonamento sarà attivo (come lo è oggi) anche senza abbonarsi a TIM, né per la fibra né per i servizi. E in anticipo sul provvedimento del garante per la concorrenza, TIM nelle scorse settimane ha precisato che la sua offerta sul calcio si rivolge an che a “clienti di altri operatori che potranno recarsi presso tutti i punti vendita TIM“.
In pratica chi ha la fibra TIM in casa potrà abbonarsi al pacchetto di TIMVision Calcio e Sport contattando l’assistenza, mentre chi è servito da altro operatore dovrà andare fisicamente in negozio. Ma l’offerta è la stessa per tutti: con 19.99 euro al mese si potrà avere il set-top-box di TIMVision, DAZN (tutta la Serie A, la Serie B, i campionati esteri), Infinity (app di Mediaset con 121 gare di Champions), Eurosport (Olimpiadi di Tokyo, con alcuni con tenuti in 4K).
Secondo le testimonianze degli utenti che provano ad abbonarsi però, in queste prime settimane di promozione, nelle offerte telefoniche e online e nei negozi TIM, si propone un pacchetto bloccato che comprende la fibra di TIM e TIMVision Calcio e Sport.
Nelle 24 pagine del provvedimento dell’Agcm sull’intesa DAZN-TIM si prevede che la perdita dell’esclusiva sulla Serie A possa tentare il 56,9% degli abbonati di Sky a disdire l’abbonamento. E un 19,7% sarebbe indeciso se annullarlo o meno. Un’evidenza che porta l’autorità a concludere che il campionato di Serie A è “un importante driver delle scelte di consumo degli utenti“.
Fonte: La Repubblica Affari&Finanza
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Dazan assomiglia alla volpe che individuato un piccolo foro in un pollaio, si intromesso e abbuffato di polli ,ma al momento di uscire le sue dimensioni erano talmente aumentate che non riusciva più ad uscire dal piccolo foro in cui era entrato
Questa è la guerra fra ricchi, i poveri sono gli utenti che si vedono sballottati da un'offerta all'altra "solo per pochi mesi" per poi cadere nella trappola delle case di TLC........sono tutte uguali.
Oserei dire che la liberalizzazione, in Italia, non funziona. Sono tutti furbi e mettono le mani nelle tasche della povera gente, si perchè, fra i fruitori di servizi ci sono anche tantissimi pensionati che possono pagare si e no il canone RAI. Perchè quello non cambia mica.
Datevi una regolata, prendete provvedimenti o fra 1 anno ci saranno tante di quelle causa da far saltare il sistema.