La Lega professionistica di serie A ha annunciato di aver ceduto a Cielo, canale free di Sky (visibile sul digitale terrestre e sul bouquet satellitare della pay-tv), i diritti del pacchetto 6A, che contiene – tra l’altro – i collegamenti in diretta prima e durante le partite e le interviste in diretta nel post-gara. L’accordo tra Lega e Sky riguarda le stagioni sportive dal 2012 al 2015. Si trattava degli ultimi diritti televisivi sul calcio ancora da assegnare. Dopo Formula 1 e Motomondiale, Sky cala un altro asso.
A forte rischio anche ‘Quelli che il calcio e…‘, programma sportivo della domenica condotto su Rai2 da Vittoria Cabello, che perderà molti degli ingredienti con cui era confezionato, reggendosi sui collegamenti dagli stadi a gare in corso, pur senza immagini dai campi, ma con le immagini più divertenti dagli spalti, striscioni, tifoserie. E Simona Ventura, che sulla Rai ha condotto per 10 anni la trasmissione ed è attualmente a Sky (dove è giudice a XFactor), è in pole position per condurre il nuovo programma (ci vorrà qualche settimana per allestirlo).
Dopo i primi due turni del massimo campionato giocati alle 20,45, nel prossimo fine settimana la serie A torna al pomeriggio e ora gli appassionati si chiedono dove andare a cercare l’anteprima dei gol. Fino ad ora, chi non aveva la pay-tv (e sono milioni di famiglie) faceva affidamento soprattutto sulla Rai e sul suo ‘Novantesimo minuto’, che da decenni trasmette gli highlights delle partite.
«Considerando i tempi di crisi che stiamo attraversando, sono comunque contento che la Rai si sia assicurata il pacchetto 6B, quello che ci consente di partire con Novantesimo minuto alle 18,15. La nostra programmazione, sostanzialmente, resta invariata. Abbiamo salvato le nostre trasmissioni storiche come Novantesimo, appunto, e la Domenica Sportiva». Eugenio De Paoli, direttore di RaiSport, reagisce con fair play alla notizia. «Certo, dispiace un po’ che siano altri a mostrare i gol con qualche minuto di anticipo – aggiunge – ma, considerando la ‘coda’ di ‘Stadio Sprint’, il nostro ritardo sarà minimo. Ripeto, visto il momento penso che la Rai abbia fatto il suo. Come servizio pubblico, non possiamo sperperare denaro. Credo che i nostri utenti saranno comunque tutelati e soddisfatti del servizio che offriremo».
Fonte: Ansa