Sky Italia e Rai litigano per la concessione dei diritti tv delle 15 partite in chiaro della Champions League per i prossimi due anni. Mediaset alla finestra.
Secondo il quotidiano ItaliaOggi, Rai e Sky sarebbero ai ferri corti sull’accordo di trasmissione dei 15 match di Champions League in chiaro (più la finale di Supercoppa Europea). La Tv pubblica ritiene di avere i diritti TV anche per le prossime due stagioni al costo di circa 40 milioni di euro all’anno. Sky, invece, considera decaduto quel contratto. La vicenda potrebbe avere anche strascichi giudiziari (secondo Il Sole 24 Ore). L’accordo ora al primo anno, che riguarda oltre alla Champions League e Supercoppa Europea, anche il Gran Premio d’Italia di Formula Uno, prevede un diritto d’opzione in favore della Rai, senza costi aggiuntivi, da esercitare entro il 31 gennaio per acquisire i diritti delle successive due edizioni.
Il conflitto nasce da lontano. Sky, una volta acquisiti i diritti della Champions League 2018-2021, decise di accordarsi con Rai per il match in chiaro del mercoledì stagione 2018-2019 ben prima di concludere l’intesa quadro con Mediaset: intesa che, a partire dalla primavera 2018, ha visto lo sbarco di tutti i canali di Premium su Sky, poi l’acquisizione da parte di Sky della piattaforma tecnologica Premium, e, infine, nel gennaio 2019, l’arrivo su Sky di tutti i canali Mediaset, sia i tre generalisti, sia tutti gli altri nuovi nati sul digitale terrestre. Una alleanza molto stretta, che ha tagliato fuori la Rai.
Al punto che, già dal settembre 2018, Rai 4 è uscita dalla piattaforma Sky. Si sono quindi aperti due fronti di tensione tra Rai e Sky. Da un lato Sky chiede a Rai di poter ospitare sulla sua piattaforma tutti i canali Rai, sia quelli generalisti, sia quelli del digitale terrestre. Ma per accogliere questa richiesta, Rai pretende il pagamento dei diritti di ritrasmissione, e potrebbe chiudere l’intesa dietro il versamento di 25 milioni di euro all’anno.
Dall’altro lato, Rai, a fine gennaio 2019, ha esercitato l’opzione che Sky le aveva precedentemente concesso per il rinnovo automatico per il prossimo biennio 2019-2020 e 2020-2021 dell’intesa sulla Champions, che le dà diritto a trasmettere in chiaro la miglior partita del turno del mercoledì, per un totale di 15 match a stagione (sei dei gironi, quattro ottavi di finale, due quarti di finale, le due semifinali e la finale), che poi diventano 16 con la Supercoppa Europea fissata in agosto.
Secondo Sky, però, l’accordo è decaduto, poiché il diritto di opzione era condizionato al fatto che Sky Italia, nel triennio 2018-2021, avesse i diritti tv Serie A pari al triennio precedente. Ma con le tre partite a turno acquisite invece da DAZN, la condizione non si è verificata. E quindi Sky prova a riaprire un tavolo di discussione, nel tentativo di spuntare un prezzo migliorativo rispetto ai 40 milioni di euro all’anno. Tutto è in mano ai legali delle parti, e in Rai sono piuttosto convinti delle loro ragioni. Mediaset, nel frattempo, sta alla finestra. E non è detto abbia tutta questa voglia di Champions a quei prezzi, tenuto conto pure di come si è comportata nell’asta per i diritti tv 2018-2021 della Coppa Italia, lasciati alla Rai.
Fonte:ItaliaOggi

Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.