Si riaccende la guerra delle pay-tv, che in Italia significa Sky contro Mediaset. E a spuntarla stavolta è proprio il collosso satellitare di Rupert Murdoch, su una contesa di diritti tv vecchia di due anni. Il Tribunale arbitrale ICC (composto da Y. Derains, S. Carbone e J. Lew QC) di Parigi ha infatti respinto le domande proposte da RTI (Gruppo Mediaset) contro Sky Italia nella controversia insorta relativamente ai Mondiali di calcio 2010. E mette la parola fine sulla richiesta di risarcimento del Biscione, privata, a suo dire, di Campionati calcistici sudafricani.
Lo annuncia Sky, ricordando che «secondo RTI, Sky aveva acquistato i diritti televisivi per trasmettere gli eventi dei Mondiali di Calcio 2010 in violazione del divieto imposto dagli ‘Impegni’ che la pay-tv aveva contratto con la Commissione Europea in occasione della sua nascita nel 2003».
«In un primo momento – spiega ancora Sky -, RTI aveva anche chiesto al Tribunale arbitrale, in via d’urgenza, di rendere tali diritti disponibili ad altri operatori televisivi prima dell’inizio dei Mondiali. Dopo aver rinunciato alla misura d’urgenza, RTI aveva chiesto il risarcimento dei danni derivanti dalla mancata trasmissione dei Mondiali nell’ambito della propria offerta a pagamento Mediaset Premium. Il Tribunale arbitrale ha negato che i diritti di trasmettere i Mondiali ricadono nell’ambito applicativo degli Impegni perché – come precisato dalla predetta decisione comunitaria – riguardano un evento non essenziale per la competitività di un operatore televisivo concorrente. Il Tribunale ha dunque confermato la piena legittimità del comportamento di Sky rigettando in toto le richieste di RTI».
Fonte: ANSA