Mediaset, Sky, Infront e Lega Calcio non ci stanno e, nonostante l’indagine in corso della procura di Milano, hanno presentato ricorso al Tar del Lazio contro la maxi-multa annunciata lo scorso aprile dall’Antitrust per l’asta sui diritti tv della Serie A.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha infatti inflitto qualche mese fa sanzioni per complessivi 66 milioni di euro ai principali operatori televisivi pay, Sky e RTI Mediaset Premium, alla Lega Calcio e al suo advisor Infront per il presunto accordo anti-concorrenziale di scambio di pacchetti che, in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, ha alterato l’asta per i diritti tv sul campionato di Serie A per il triennio 2015-2018, svoltasi nel giugno 2014.
Ieri sono scaduti i termini per presentare la documentazione e, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie e da key4biz.it, Mediaset avrebbe presentato il ricorso già alcuni giorni fa e così avrebbero fatto anche le altre parti coinvolte. Al TAR i ricorrenti chiedono l’annullamento del provvedimento e una sospensiva delle sanzioni: 51 milioni di euro per Mediaset Premium, 9 milioni per Infront, 4 milioni di multa per Sky e 1,9 milioni per la Lega Calcio. Il tribunale dovrà scegliere se decidere nel merito per entrambe le richieste o emettere subito il provvedimento di sospensiva.
Per l’Antitrust, nei fatti, e questo spiega perché le sanzioni hanno un ammontare differente, la Lega Calcio, su suggerimento e con l’ausilio dell’advisor Infront, ha promosso una soluzione negoziale che, in contrasto con le regole del bando, ha sostituito l’esito regolare dell’assegnazione dei pacchetti A, B e D previsto dalla legge con un’assegnazione concordata ai due principali concorrenti, Mediaset e Sky. In sintesi l’accordo ha assicurato l’assegnazione di diritti (pacchetto D) a Mediaset Premium, precludendo l’ingresso di nuovi operatori. Per questo motivo la posizione più pesante è quella di Mediaset che, secondo l’Autorità, ha condiviso questa soluzione concordata fin dall’apertura delle buste. Sky invece, precisa l’Antitrust, ha assunto all’inizio un atteggiamento nettamente contrario alle iniziative delle altre parti ed è stata indotta all’intesa.
Fonte: key4biz.it