Le lamentele per il blackout tv che periodicamente si ripresenta dal passaggio al digitale terrestre arrivano dai residenti e dai turisti. L’amministrazione comunale della cittadina termale per l’ennesima volta si è messa alla ricerca di soluzioni scrivendo alla Rai. «Da venerdì scorso – spiega in una nota il sindaco, Vittorio Milesi – sulla gran parte del territorio di San Pellegrino Terme, e su una porzione del territorio di San Giovanni Bianco (la località San Gallo), non si riceve il segnale Rai».
«La situazione vergognosa si ripete con insopportabile frequenza e, nonostante le ripetute segnalazioni e proteste inviate nel tempo dalla scrivente amministrazione comunale e da cittadini residenti e villeggianti, la dirigenza e gli organismi Rai preposti, non hanno ritenuto di adottare provvedimenti adeguati e in grado di eliminare il grave disservizio. Le parti di territorio oggetto dei ripetuti disservizi sono quelle che ricevono il segnale dal trasmettitore posto in località (Piazzacava) Torre di San Pellegrino Terme».
«Una situazione – prosegue il primo cittadino di San Pellegrino intervistato dall’Eco di Bergamo – che conferma ancora una volta l’intollerabile indifferenza e disinvoltura con la quale le aree montane, e i cittadini che le abitano, vengono considerati e trattati anche riguardo all’erogazione del servizio pubblico radiotelevisivo. E si ricorda peraltro che nei 37 Comuni della Valle Brembana sono ricevibili soltanto quattro canali Rai».
«I cittadini che vivono nelle aree montane hanno sempre regolarmente pagato il canone Rai e pretendono un servizio degno di questo nome – prosegue Milesi -. Abbiamo provveduto a segnalare, senza alcun esito e riscontro, il disservizio anche all’irritante e inutile “Contact center Rai Way” (via chat e al numero telefonico 06.94809596) che a ogni comunicazione ripete che “al momento non ci risultano problemi aperti nel Comune di San Pellegrino Terme”, assicurando peraltro che saranno fatte verifiche e verrà contattato il reclamante».
In passato a nulla è valsa la raccolta delle 1006 firme dei residenti abbonati Rai, l’appello per la restituzione del canone tv e l’invio di numerosi solleciti inviati dal Comune. Per i cittadini del piccolo paese montano non resta che affidarsi alla piattaforma Tivùsat (acquistando e installando impianto satellitare con parabola e decoder) per tornare a ricevere i canali della tv di Stato.
Fonte: L’Eco di Bergamo