Il 21 dicembre scorso sono stati ultimati i lavori di conversione del passaggio al tv digitale terrestre nelle Marche, ma a più di un mese di distanza gli oscuramenti tv e i disagi per i cittadini sono sempre presenti. Dopo l’assalto ai negozi per l’acquisto di un decoder, dopo il super-lavoro per gli antennisti nel periodo di Switch-off, la nuova televisione è effettivamente arrivata in molti aree della regione. Alcuni comuni al confine con l’Umbria però hanno grosse difficoltà di ricezione, e numerosi telespettatori marchigiani, che attendono ancora l’avvento del digitale, brancolano nel buio televisivo.
Nelle frazioni di Chiaserna, Fossato, San Crescentino e Pontericcioli, del comune di Cantiano in provincia di Pesaro e Urbino, la stragrande maggioranza delle famiglie ha infatti difficoltà con il segnale. A Chiaserna e Fossato, il ripetitore analogico grazie al quale le reti private erano accessibili è stato rimosso, abolendo così, la possibilità di sintonizzarsi sui canali Mediaset. La situazione è simile a Pontericcioli, mentre per la zona di San Crescentino sono le reti Rai a creare complicazioni.
Diverse sono le soluzioni da esaminare, la prima e più plausibile è quella di sottoporre il problema alle società chiedendo di allestire ripetitori nelle varie zone in ombra. Dopo tanta pubblicità sui prodigi della tv digitale terrestre – dal maggior numero di canali, la qualità immagine e audio, il formato – ora ci si ritrova con i vecchi problemi. Un altro espediente per risolvere la questione è quello di trovare un comune accordo tra i cittadini e un’associazione o un circolo culturale, che uniti riescano a raccogliere la cifra necessaria per l’istallazione del ripetitore. La somma secondo i più informati si aggira sui 3mila euro più l’eventuale allaccio Enel. In extremis c’è la possibilità di un’antenna parabolica e decoder di Tivù Sat, il cui costo andrebbe a pesare sul bilancio familiare.
Fonte: quiflaminiamarche.corrierenazionale.it