La doppia visione in contemporanea degli eventi sportivi di DAZN sarà rimodulata in un’offerta con prezzi più alti. Dalla prossima stagione di Serie A gli abbonati dovranno dire addio alla concurrency che permette con condivisione dell’account anche fuori dal contesto familiare.
La conferma arriva oggi da Il Sole 24 Ore. DAZN ha deciso la rimodulazione dell’abbonamento dal prossimo campionato di calcio italiano, del quale detiene i diritti TV delle partite sino al 2024. Ci saranno probabilmente due forme di abbonamento: il primo sarà privo della possibilità di sfruttare due utenze in grado di vedere gli eventi in contemporanea anche a grandi distanze e avrà più o meno lo stesso costo di oggi (29,99 € al mese); il secondo nuovo abbonamento invece consentirà la concurrency ma sarà più costoso.
Secondo il quotidiano economico, DAZN avrebbe già comunicato la scelta agli altri partner come TIM. In estate, prima dell’avvio del campionato di Serie A, ci sarà una rimodulazione dell’offerta a seconda del numero di dispositivi registrati, del numero di visioni contemporanee possibili e anche della qualità delle immagini (SD e HD). Un po’ come giù accade per gli abbonamenti di Netflix, che offre la possibilità di vedere i contenuti su uno o più device e con più o meno qualità video.
DAZN perciò vuole dare agli abbonati una possibilità di scelta per evitare di eliminare la doppia e contestatissima visione che ha causato, secondo l’OTT, fino ad oggi, un utilizzo non proprio legale del servizio in streaming fuori dal contesto familiare (il 20% di media di uso degli abbonamenti). Anche se inizialmente l’uso condiviso è stato usato come motivazione d’acquisto molto importante durante il lancio e la promozione dei nuovi contenuti e delle nuove offerte per la Serie A.
L’Over The Top britannico, una volta rilevato in autunno il flop di abbonamenti (mancherebbero secondi i conti 400mila abbonati), già a novembre scorso era intenzionato a vietare la doppia visione, garantendo la possibilità di recesso. Ma le numerose proteste da parte degli utenti e le minacce di cause e class action da parte delle associazioni di consumatori bloccarono la rimodulazione in corso di stagione. La Lega Serie A e TIM si aspettano quindi più abbonati e più ricavi dalla nuova offerta di DAZN che monetizzerà la concurrency.
Fonte: Il Sole 24 Ore