Per supportare la propria accusa, i due sindacati ricordano «l’assurda norma del precedente governo Monti che, attraverso le procedure di assegnazione delle frequenze televisive locali in tecnologia digitale, ha danneggiato fortemente le aziende più strutturate». «Ora – aggiungono i portatori di interessi diffusi – il governo Letta invece di procedere all’approvazione dell’emendamento che prevedeva, per le emittenti che svolgono attività informativa, l’applicazione dell’art. 10 della legge 422/93 che avrebbe destinato preziose risorse al settore, ne ha approvato un altro che ripristina in maniera assolutamente parziale e insufficiente i tagli precedentemente operati. Il gesto della Commissione è certamente apprezzabile ma non è sufficiente ad evitare all’emittenza locale il destino ad essa riservato dal Governo», concludono l’Associazione della FRT e l’ALPI.
Fonte: newslinet.it
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.